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Messo alle corde, poi ko

Persa di un soffio gara 4,il Lugano non trova la forza per reagire e a Monthey soccombe ai vallesani, che volano in finale

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Finisce in gara 5 di semifinale la stagione dei Lugano Tigers, surclassat­i da un Monthey che ha dominato la sfida per oltre 25 minuti. Non traggano in inganno gli 11 punti di scarto finali, maturati dopo il devastante 78-57 del Monthey dopo quattro minuti giocati nell’ultimo quarto. Poi i vallesani hanno lasciato qualche spazio in più, all’immagine di un Carey che, dai soli 7 punti dopo oltre 20 minuti di gioco, ne ha messi alla fine 19. Una delle frecce vincenti dei vallesani sta proprio nella museruola messa allo statuniten­se dei bianconeri da Sinclair, coadiuvato dal solito Dubas (suo lo strappo decisivo con un 6-0 per il +22), da un Hunphrey super (9/11 al tiro, 25 punti e 10 rimbalzi) e dal gioco uno contro uno che il Lugano non ha saputo arginare. Anche perché Stockalper (2), Louissaint (4) e Steinmann (6) non hanno dato contributi validi in attacco. Bene Aw, che di più non poteva fare. Ci sarebbe invece voluto questo Williams, con 18 punti e 9 rimbalzi, solo due giorni prima e ieri saremmo stati tutti da un’altra parte ad aspettare la finale. Invece quei maledetti secondi finali di gara 4, conditi da una marea di errori banali, hanno messo alle corde un Lugano che non ha più avuto la forza di sollevarsi. Perché se il Monthey lo lasci correre e tirare in spazio aperto, non ha rivali. Se poi fai 4 su 20 da 3 e 14 su 25 nei liberi, puoi anche prendere sette rimbalzi in più, ma di partite non ne vincerai mai.

I ticinesi sono stati dominati più di quanto dicono gli 11 punti di scarto finali

Primo quarto in equilibrio, con Dubas a farla da padrone in campo vallesano (9 punti) e Williams incontenib­ile con 10. Insomma, due squadre punto a punto, 10-11 al 5’, 15 pari al 7’. Poi esce Williams ed entra Aw, recuperato. Però il Monthey trova, a cavallo dei due quarti, un parziale di 8-0 propiziato da Barac e Hunphrey, per il primo consistent­e vantaggio: da 22-21 al 30-21 dopo nemmeno due minuti. I bianconeri sprecano un po’ troppo in attacco, Carey è francoboll­ato da Sinclair, preferito a

Efevberha, e gli sbocchi sono pochi. Il Monthey trova con Maruotto la tripla del +11 (33-22) e sul terzo fallo di Dubas, i padroni di casa sono avanti di 14, 40-26 al 5’. Carey e compagni ritrovano un po’ di verve, mettono un 6-0 per il -8 al 7’, ma un paio di sprechi

riportano Young e compagni a +14 al 9’, prima di chiudere il quarto sul 48-37. Nel terzo quarto il Lugano sta a -11 fino al 3’, (55-44). Un breve spazio ai bianconeri, prima del 12-0 del +20 per i padroni di casa, 64-44 al 6’. I bianconeri ci provano

ancora con 5 punti in 16 secondi sulla sirena (70-55), ma non ne hanno più. E quando il Monthey sale fino a +21, 78-57 al 4’, la gara dura ancora giusto il tempo che segna il cronometro, ma il basket agonistico si perde nei ghirigori del “garbage time”.

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KEYSTONE I 18 punti e 9 rimbalzi di Eric Williams (a destra) non sono bastati ai bianconeri

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