Risanamento degli edifici e incentivi
Nell’ambito del risparmio energetico la riduzione dei consumi del parco immobiliare è una delle principali sfide alle quali saremo chiamati a far fronte nel breve e medio termine. Per capirne la portata basti pensare che il 46% di tutti i consumi energetici sul piano nazionale è generato proprio da questo comparto. Il problema è sentito in particolare per gli edifici costruiti prima degli anni 90 ed è nell’interesse di tutti (in particolare dell’ambiente) creare delle condizioni quadro per realmente incentivare i proprietari di immobili ad affrontare investimenti che, occorre pur dirlo, (...)
Segue dalla Prima (...) sono sovente ingenti e difficilmente ammortizzabili soprattutto per gli sta- bili a reddito. In effetti gli investimenti sono assunti dal proprietario mentre i benefici, e cioè le minori spese per il consumo energetico, sono a vantaggio degli inquilini.
Tuttavia qualche soluzione ci sarebbe. Ad esempio per stimolare i proprietari ad intervenire, nel Canton Ginevra è stato ideato un programma di defiscalizzazione per 20 anni sull’imposta immobiliare per i proprietari che effettuano degli investimenti che portano l’immobile ad un’efficienza energetica ele- vata. È un concetto a parer mio interessante che meriterebbe una seria valutazione. Pur riconoscendo il momento delicato per le finanze pubbliche, stimolare degli investimenti nel rinnovo degli edifici potrebbe generare, anche dal profilo economico, un risultato complessivo interessante.
In aggiunta bisognerebbe anche avere una maggiore considerazione nei confronti della costruzione sostitutiva (demolizione totale e ricostruzione con almeno le stesse volumetrie dello stabile esistente), che meriterebbe di essere parificata in tutti gli aspetti pianificatori ad una ristrutturazione classica. In effetti sono spesso motivi tecnici a definire tale soluzione come la più sensata per ottenere un vero salto di qualità nell’ambito del riscaldamento dei locali, della riduzione dei consumi e dell’uso di energia pulita, questo a beneficio in definitiva di tutti.
Sono solo alcuni spunti, quelli espressi, che vogliono dimostrare come economia ed ecologia non debbano essere messe in contrasto ma che invece possono andare di pari passo. Una riflessione in merito sarebbe, a parer mio, opportuna.