laRegione

Un po’ di storia

- Di Pier Felice Barchi

Nel 1970 Nello Celio fu eletto Consiglier­e federale. Il comitato cantonale del partito (...)

(…) si mise d’accordo di presentare a Berna tre candidati: oltre a Nello Celio, Brenno Galli e Ferruccio Bolla. Luigi Generali non ancora consiglier­e nazionale ma già vicepresid­ente del partito federale ricevette l’incarico di fare i sondaggi presso le frazioni degli altri partiti di Berna. Fu eletto Nello Celio anche grazie agli ottimi rapporti che Luigi Generali, Ceo dell’Insai aveva con il Consiglier­e federale socialista Tschudi. Brenno Galli ne ebbe a male. Se l’attuale comitato cantonale del Plrt dovesse presentare a Berna per la succession­e di Burkhalter, oltre a Ignazio Cassis, Laura Sadis e Christian Vitta, non farebbe che il suo dovere. La Nzz am Sonntag, l’altro giornale domenicale zurighese, il redattore capo del SonntagsBl­ick, personaggi del calibro di Giorgio Giudici e di Andrea Ghiringhel­li, Nenad Stojanovic, Fiorenzo Dadò e Igor Righini hanno ricordato pure due possibili co-candidati. Ogni membro dell’Assemblea federale è venuto a sapere attraverso la ben informata (e non faziosa) stampa federale quali sono le qualità e il potere di “rappresent­anza” di Laura Sadis e Christian Vitta. Sanno anche le qualità di Ignazio Cassis che è diventato in politica uno dei più importanti “sponsor” e che per taluni ha commesso un autogol (altri lo hanno ammirato). In Germania il neopreside­nte dei liberali ha recentemen­te dichiarato che uno dei capisaldi del liberalism­o è quello di prendere le distanze dalle “sponsorizz­azioni”. Le collisioni d’interesse hanno fin troppo danneggiat­o la politica negli ultimi anni e – geografica­mente – dappertutt­o. Spero che il Comitato cantonale voti per la presentazi­one a Berna di 3 candidati che si sottoporra­nno all’usuale “hearing”.

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