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Alloggi, equilibrio ritrovato

Dal 2009 forte eccedenza della domanda. Ma ora la tendenza si è invertita, scrive l’Ufab.

- Ats

Il mercato dell’alloggio in Svizzera ha ritrovato un equilibrio nel 2016, per la prima volta da otto anni. La situazione rimane tuttavia tesa in alcune regioni o certi segmenti del mercato. L’evoluzione è stata leggerment­e più accentuata nel settore degli affitti che in quello della proprietà. Negli ultimi anni l’attività edilizia si è fortemente spostata verso il comparto delle abitazioni locative, emerge da uno studio pubblicato ieri dall’Ufficio federale delle abitazioni (Ufab) sugli effetti della libera circolazio­ne delle persone sul mercato dell’alloggio. A partire dal 2009 in Svizzera il mercato aggregato degli alloggi ha conosciuto una situazione permanente di eccedenza della domanda. L’edilizia ha reagito per ridurre tale scarto. Negli ultimi 5 anni la crescita media dell’offerta ha superato nettamente quella dei nuclei familiari. Questo bilanciame­nto non è dovuto soltanto a un robusto ampliament­o dell’offerta ma anche ad un altrettant­o forte aumento dei prezzi. I canoni d’affitto e i prezzi di vendita sono saliti del 30% circa. Tuttavia, secondo l’Ufab, tale crescita è ormai un ricordo del passato e nel 2017 l’incremento dell’offerta dovrebbe superare quello della domanda, che da diversi anni si attesta intorno all’1%. Lo studio constata forti disparità tra regioni, forme di proprietà e segmenti di prezzi. La penuria persiste in Svizzera centrale e nella regione di Zurigo, dove il mercato si sta stabilizza­ndo più lentamente del previsto. Questa tendenza potrebbe protrarsi ulteriorme­nte vista la persistent­e attrattiva della regione. Al contrario, il Ticino, la Svizzera orientale e quella nord-occidental­e presentano la maggiore disponibil­ità di alloggi. Non accenna a ridursi lo squilibrio tra segmenti di prezzi, molto più marcato nel comparto degli affitti che in quello della proprietà. L’eccedenza della domanda riguarda ancora soprattutt­o il segmento di prezzi più basso. A Zurigo, Winterthur, Ginevra, Losanna, Lucerna, Zugo, Berna e Thun ciò continua a comportare una sensibile carenza d’alloggi. Situazione invece normalizza­tasi sul fronte della migrazione. Le preferenze regionali e lo sviluppo dei redditi dei nuclei familiari stranieri, contrariam­ente a quanto osservato dopo il 2005, non si differenzi­ano più tanto da quelli svizzeri.

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TI-PRESS Ci sono però grandi disparità

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