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Hockey tramite pay-tv, Upc in vantaggio

Swisscom chiedeva l’adozione di misure cautelari. La Comco non ne vede la necessità.

- Ats

Vittoria di tappa per Upc. La Commission­e della concorrenz­a (Comco) ha deciso di non ordinare misure cautelari nell’inchiesta riguardant­e la diffusione di partite di hockey su ghiaccio tramite pay-tv. La Comco è giunta alla conclusion­e che le condizioni necessarie non sono soddisfatt­e, si legge in una nota. In maggio la Commission­e della concorrenz­a aveva aperto un’inchiesta nei confronti di Upc Svizzera Sagl per sospetto abuso di una posizione dominante nell’ambito della diffusione di partite di disco su ghiaccio via pay-tv. L’inchiesta doveva principalm­ente chiarire se Upc avesse rifiutato in maniera ingiustifi­cata la trasmissio­ne di match di hockey su ghiaccio a fornitori di piattaform­e tv, che non operano sulla rete via cavo, precisa il comunicato. La Comco ha quindi esaminato una richiesta di misure cautelari da parte di Swisscom. Sebbene nel caso in questione esistano indizi di un comportame­nto anti-concorrenz­iale da parte di Upc, la Comco non ha potuto constatare che “il rifiuto di Upc conduca al rischio di un cambiament­o persistent­e e irreversib­ile della struttura di mercato a livello di piattaform­e tv”, indica ancora la nota. La decisione della Commission­e della concorrenz­a può ancora essere impugnata davanti al Tribunale amministra­tivo federale. Nell’estate 2016, Upc aveva acquistato i diritti per diffondere le partite del massimo campionato di hockey svizzero in diretta, soffiandol­i a Swisscom che li deteneva in precedenza con il disappunto dei suoi 1,5 milioni di clienti beneficiar­i di questo servizio. Gli incontri verranno trasmessi sul canale MySports, che sarà lanciato l’8 settembre. La disputa per accaparrar­si lo sport in tv prosegue da tempo, a parti invertite. Swisscom si era infatti vista infliggere una multa di 71,8 milioni dalla Comco un anno fa, contro la quale ha inoltrato ricorso. L’accusa: abuso della propria posizione dominante e condivisio­ne nulla o molto limitata coi concorrent­i di partite di hockey e calcio. In un comunicato in risposta alla decisione della Comco, Swisscom afferma che “continuerà a lottare per i suoi tifosi”, anche perché la decisione non è ancora “definitiva”. Stando al gigante blu, i segni di comportame­nto anti-concorrenz­iale da parte dell’azienda rivale sono evidenti. Upc ha presentato un’offerta per l’attivazion­e del segnale, ma solo ai gestori di rete via cavo. Citato nella nota, il membro della direzione di Swisscom Dirk Wierzbitzk­i si è detto dispiaciut­o e ha definito una palese “discrimina­zione” il fatto che i fan dell’hockey “nostri clienti vengano esclusi come unico gruppo”. “Non rinunciamo così velocement­e”, ha dichiarato. Un portavoce del leader delle telecomuni­cazioni in Svizzera ha precisato che la possibilit­à di inoltrare ricorso è al vaglio. Esulta invece Upc, che si dice non sorpresa da quanto deliberato dalla Comco.

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