Lula condannato a nove anni e mezzo
Rio de Janeiro – Prima condanna per Lula: nove anni e mezzo di prigione per corruzione e riciclaggio. Per l’ex presidente-operaio del Brasile la sentenza di primo grado, emessa dal giudice federale di Curitiba Sergio Moro, potrebbe equivalere alla fine dell’aspirazione al rientro in politica. Luiz Inácio Lula da Silva era l’autentico imputato eccellente nel processo seguito all’operazione Lava Jato sui fondi neri Petrobras, la colossale rete corruttiva che faceva capo all’azienda petrolifera di Stato brasiliana. Lula, rinviato a giudizio altre quattro volte nell’ambito della stessa inchiesta, è il primo ex presidente della Repubblica a subire una condanna penale, dall’entrata in vigore della Costituzione del 1988. L’ex capo di Stato, in carica dal 2003 al 2010, è stato ritenuto colpevole di aver preso tangenti per tre milioni e 700mila milioni di reais (oltre un milione di franchi) – in parte utilizzati per la ristrutturazione di un attico di lusso a Guarujá, sul litorale di San Paolo – per via di tre contratti stipulati tra l’impresa di costruzioni Oas e Petrobras. Una probabile condanna di Lula era nell’aria da mesi, tanto che lo stesso ex presidente poche settimane fa aveva dichiarato che una sentenza a lui sfavorevole avrebbe significato che “non vale la pena di essere onesti in Brasile”. Il pubblico ministero Moro ha comunque stabilito che Lula non venga subito arrestato, ma che possa invece ricorrere in Appello in libertà. La custodia cautelare in carcere di un ex presidente della Repubblica (Lula, poi) provocherebbe un trauma alla società brasiliana, ha precisato Moro, sottolineando quindi la necessità di una certa prudenza. La condanna di Lula – che, in base ai sondaggi, resta comunque il candidato più popolare e con il maggior numero di preferenze alle presidenziali del 2018 – inasprisce ulteriormente l’ormai lunga crisi politico-istituzionale nel Paese sudamericano, che ha condotto all’impeachment della presidente Djlma Rousseff, e si è ulteriormente aggravata due settimane fa con la denuncia per corruzione del suo successore Michel Temer.