Da Loco estradato in Olanda
Un’operazione di polizia che non poteva passare inosservata, con diversi agenti giunti nella tranquilla frazione onsernonese di Loco, un mattino di alcune settimane or sono. Scesi dalle auto sono saliti al primo piano di un’abitazione situata proprio lungo la stretta strada cantonale che attraversa il paese; poco dopo, tra la curiosità della gente del posto, sono usciti dall’appartamento accompagnando un cittadino originario dei Paesi Bassi. Lo hanno caricato su un furgone e sono partiti, direzione il fondovalle. Nei giorni successivi la polizia è tornata sul posto. Stavolta per prelevare dall’appartamento alcune scatole contenenti probabilmente gli effetti personali dell’uomo. C’è chi, tra i vicini di casa, afferma di aver visto anche un computer. Da quanto si è potuto appurare, sulla persona arrestata – un sessantenne residente da diversi anni in valle – era pendente un mandato di cattura internazionale per reati legati alla sfera pedopornografica. Reati, è bene precisarlo, commessi nel suo Paese d’origine e non su suolo elvetico, ci è stato riferito. Da qui anche la richiesta d’estradizione verso l’Olanda. L’individuo, a detta di alcuni abitanti della frazione, aveva delle abitudini alquanto bizzarre. Sembra – raccontano al nostro giornale dei vicini – che vivesse la notte mentre di giorno era spesso rintanato nella sua abitazione e non lo si vedeva mai girare. Socializzava poco, era una persona molto schiva, che viaggiava sovente all’estero. Di recente, ci hanno detto, si spostava a bordo di una vettura con targhe dell’Est. Auto che è tuttora posteggiata in paese. La vicenda ha naturalmente fatto nascere molti interrogativi tra i residenti nel villaggio vallerano, diventando una sorta di ‘giallo’. Ora risolto.