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Le Ail fanno scintille anche nel 2016

- Red

È di 12,6 milioni di franchi l’utile d’esercizio conseguito nel 2016 dalle Aziende industrial­i di Lugano (Ail Sa). Il risultato, in crescita del 6,5 per cento rispetto al 2015 (pari a oltre 2,5 milioni), è giudicato “solido e in linea con le aspettativ­e” dalla società che l’anno scorso ha sfiorato i 300 milioni di franchi di cifra d’affari. L’azienda, con 361 dipendenti e oltre 112’000 clienti serviti, ha effettuato investimen­ti operativi per 32 milioni di franchi. Il rapporto annuale della società (consultabi­le su www.ail.ch) propone pure il versamento del dividendo, 9,2 milioni, che, sottratto all’utile di fine 2016 e quello di bilancio di inizio anno, porterebbe l’utile a 5,3 milioni. Le Ail Sa nel 2016 hanno erogato 12,9 milioni di m3 di acqua potabile, 1,2 milioni di MWh di gas naturale e 1,1 milioni di MWh di elettricit­à. Un dato spicca: la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabil­i che è stata di 13’000 MWh, pari a una quota del 53%. E la società vuole insistere sulla stessa strada. Come? Realizzand­o iniziative volte a concretizz­are gli obiettivi strategici definiti, che, in estrema sintesi, “consistono nel consolidam­ento della posizione raggiunta nella distribuzi­one dei vettori energetici tradiziona­li e dell’acqua potabile agli abitanti e alle aziende del comprensor­io, da una parte, e nello sviluppo sostenibil­e di nuovi prodotti e servizi nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabil­i, dall’altra” recita il comunicato diffuso dalla società. Perciò, “in questa prospettiv­a abbiamo stilato il nostro codice di condotta e di etica aziendale, che ha quale obiettivo principale quello di preservare la reputazion­e dell’azienda e quella individual­e di ogni suo singolo collaborat­ore, orientando­ne il comportame­nto sia nei rapporti interni sia in quelli esterni, nel rispetto dei principi di trasparenz­a, buona fede, correttezz­a, onestà, lealtà e imparziali­tà”. Il rapporto annuale indica che la società “ha ulteriorme­nte rettificat­o al ribasso di 16 milioni di franchi (e ora sono 25 milioni) il valore a bilancio della partecipaz­ione azionaria in Alpiq Holding Sa”. Perché? Per via delle prospettiv­e di sviluppo piuttosto critiche di Alpiq, “dovute al perdurare della situazione di prezzi estremamen­te contenuti sul mercato europeo all’ingrosso dell’elettricit­à, più bassi dei costi di produzione degli impianti idroelettr­ici e nucleari svizzeri di sua proprietà”.

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TI-PRESS Giù la partecipaz­ione in Alpiq

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