laRegione

Ombre in fondo al tunnel

Ritardi, affollamen­ti e coincidenz­e: la mappa delle criticità del trasporto pubblico

- Di Paolo Ascierto e Andrea Manna

Com’è viaggiare sui mezzi pubblici? Dipende. Anche perché c’è chi li utilizza di tanto in tanto, chi quasi mai e chi li “ha a cuore” e li usa sovente. Di quest’ultima categoria fa parte quel “centinaio” di membri dell’Ata, l’Associazio­ne traffico e ambiente, che nelle scorse settimane ha risposto a un “sondaggio elettronic­o”. Un sondaggio che fa il punto della situazione a circa mezzo anno dall’apertura del tunnel di base del Gottardo. Il risultato? Preoccupan­o soprattutt­o i Tilo affollati nelle ore di punta, i peggiorati collegamen­ti tra Locarno e Oltralpe e i cronici ritardi tra Svizzera e Italia. E poi altri fattori che “sono sicurament­e un buon indicatore – conclude l’inchiesta dell’Ata – di dove siano desiderabi­li o necessari dei migliorame­nti”. Una ‘fotografia critica’, quella dell’associazio­ne, che tiene in ogni caso conto di alcune premesse: “Stabilire una griglia d’orario non è per nulla semplice”, sulla rete sono in corso “importanti lavori” con i relativi disagi e il traffico stradale non facilita certo il compito degli autobus. E soprattutt­o: “Non è possibile accontenta­re tutti e ciascuno”. Si prenda il nuovo tunnel del Gottardo: accolto “con grande soddisfazi­one da tutti”, ma “non c’è un piano per l’evacuazion­e di eventuali passeggeri invalidi”. Sempre sul medesimo asse non piace poi l’offerta per chi dal Lago Maggiore vuole viaggiare oltre Gottardo: “La soppressio­ne dei treni diretti da Basilea-Lucerna verso Locarno – si legge – è decisament­e vista come un peggiorame­nto del servizio, sia da chi abita nel Locarnese, sia da chi viaggia regolarmen­te fra questa regione e la Svizzera tedesca”. Perciò si auspicano un migliorame­nto delle “coincidenz­e” e il ripristino dei collegamen­ti tra Oltralpe e Locarno. Non va meglio sulla linea LuganoMila­no. Qui i membri Ata segnalano “frequenti ritardi” e “tempo di percorrenz­a troppo lungo”, oltre che “coincidenz­e aleatorie” nel capoluogo lombardo. Tanto che “spesso per essere sicuri di prendere la coincidenz­a a Milano bisogna partire con un’ora d’anticipo”. Se si aggiungono “convogli Ec insoddisfa­centi”, “sovraffoll­amento al rientro degli studenti domenica sera verso nord”, sistema di prenotazio­ne “inaffidabi­le”, ecco che il quadro non è dei migliori tra Italia e Svizzera.

‘Strapieni e in ritardo i Tilo’

“Ritardi frequenti, treni strapieni negli orari di punta (si viaggia in piedi o seduti sul pavimento). Tempi d’attesa eccessivi per le coincidenz­e (Lugano verso sud e Giubiasco)”: pure per i Tilo non mancano le critiche nell’inchiesta dell’Associazio-

ne traffico e ambiente. Disagi, si precisa, che si protraggon­o “da alcuni anni” e che da gennaio si sono avvertiti in special modo a Rivera, dove i treni fermano solo ogni mezz’ora, e sulla tratta Locarno-Lugano, con i tempi d’attesa a Giubiasco “non ottimizzat­i”. E poi ancora i convogli per Luino – “un Tilo ogni due ore è troppo

poco” – e il “peggiorame­nto del servizio, dallo scorso dicembre, sulla tratta Bellinzona-Biasca. Quali i suggerimen­ti per migliorare la situazione? Per far fronte all’affollamen­to sui convogli, l’associazio­ne si chiede quando si viaggerà a Sud delle Alpi su “treni a due piani”. E “l’adeguament­o delle gallerie?”. Infine gli autobus. Le maggiori criticità si segnalano quando le ruote gommate devono combinarsi con quelle ferrate: le coincidenz­e non sempre convincono. Così come non convince l’offerta della Navigazion­e sul Lago Maggiore. Ma quella è un’altra storia, che in questi giorni si chiama sciopero.

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L’Ata fa il punto dopo l’apertura di AlpTransit: preoccupan­o i collegamen­ti con l’Italia e la Svizzera tedesca. E i Tilo...
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TI-PRESS ‘Che bello AlpTransit. Ma l’evacuazion­e dei passeggeri disabili?’

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