Diesel meno nocivo
Motori a benzina dieci volte più inquinanti di quelli a gasolio dotati di filtro Pubblicati i risultati di uno studio del Paul Scherrer Institut. ‘Dieselgate’, Daimler coinvolta. La Frc vuole partecipare alla class action europea contro Vw.
Diesel sempre sul banco degli imputati. I ricercatori del Paul Scherrer Institut (Psi) li scagionano a metà: le auto a benzina contribuiscono maggiormente all’emissione di polveri fini rispetto ai moderni veicoli diesel con filtro antiparticolato, sostengono in uno studio pubblicato su ‘Scientific Reports’. Su tutt’altro fronte, la Daimler sembrerebbe coinvolta più del previsto nel cosiddetto ‘dieselgate’. E la Federazione romanda dei consumatori (Frc) ha fatto sapere ieri di voler partecipare all’azione giudiziaria collettiva europea contro Volkswagen (Vw), il marchio all’origine dello scandalo. Nei gas di scarico vi sono molteplici sostanze nocive per la salute e l’ambiente. Tra queste, per esempio, le polveri fini contenenti carbonio che possono provocare il cancro. I ricercatori del Psi hanno misurato la produzione di queste polveri di undici auto a benzina e sei diesel di nuova generazione a 22 gradi e a meno sette gradi: nel primo caso quelle emesse dalle vetture a benzina sono risultate dieci volte maggiori, nel secondo caso addirittura 62 volte. Gli autori dello studio precisano però che le emissioni dipendono fortemente dal luogo di misurazione, dagli anni del veicolo e dalla temperatura esterna. I più grossi produttori di polveri fini rimangono le automobili diesel senza antiparticolato, indicano gli studiosi. Intanto l’impresa automobilistica Daimler finisce nei guai per il ‘dieselgate’, e più pesantemente di quanto ritenuto finora: secondo quanto riferito dalla ‘Süddeutsche Zeitung’, oltre un milione di auto potrebbe essere coinvolto dalle manipolazioni sulle emissioni dei gas di scarico. I motori incriminati sono installati in molte serie di vetture che comprendono anche diverse classi di Mercedes. “L’impresa avrebbe venduto per circa un decennio – dal 2008 al 2016 – automobili con un alto valore non consentito di produzione di sostanze inquinanti in Europa e negli Stati Uniti”, scrive il quotidiano. Viene inoltre precisato che la Procura di Stoccarda starebbe indagando su due persone sospettate di aver truffato i clienti, tramite pubblicità illecita. In Svizzera, la Frc ha annunciato ieri che parteciperà all’azione giudiziaria collettiva europea contro Vw. Lo ha detto Sophie Michaud Gignon, segretaria generale dell’organizzazione per la tutela dei consumatori, alla Radiotelevisione della Svizzera romanda (Rts). “Gli Stati Uniti hanno ottenuto 14 miliardi di dollari, mentre in Europa non abbiamo ancora ricevuto niente”, ha rilevato Gignon, aggiungendo che “saremo solo una piccola goccia in rapporto al numero totale di veicoli Vw implicati, ma è importante che la Svizzera partecipi”.