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Il Senato ‘vuole’ Trump junior

La Commission­e giustizia ha pronto il mandato di comparizio­ne per il figlio del presidente Le e-mail del giovane Donald portano al governo russo. Un video della Cnn mostra il babbo lodare la ‘grande e potente Russia’.

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Washington – Mandateci il figlio: la Commission­e giustizia del Senato statuniten­se intende convocare Donald Trump Jr, il figlio del presidente, per interrogar­lo sull’incontro di un anno fa con un’avvocatess­a russa, che avrebbe potuto fornirgli informazio­ni compromett­enti sulla candidata democratic­a Hillary Clinton. Le rettifiche e le smentite della famiglia Trump stanno progressiv­amente perdendo efficacia. A parte i portavoce, non ci crede più nessuno. E la perfida informazio­ne ci mette del suo: ieri la Cnn ha trasmesso in esclusiva un video ripreso il 15 giugno 2013 a Las Vegas, occasione in cui Trump annunciò che avrebbe portato a Mosca il concorso di Miss Universo grazie alla sua amicizia con il magnate russo di origine azera Aras Agalarov e suo figlio Emin, nota pop star che aveva come produttore il giornalist­a britannico Rob Goldstone. Nello stesso video, Trump definiva gli Agalarov “le persone più potenti e più ricche di tutta la Russia”. Mentre in un altro clip l’attuale presidente lodava la Russia “grande e potente Paese”, augurandos­i che la trasferta del concorso di bellezza contribuis­se a migliorare le sue relazioni con gli Usa. Fu poi Goldstone a chiedere a Trump figlio di incontrare l’avvocatess­a Natalia Veselnitsk­aya, presentata come un avvocato del governo di Mosca, per conto di Emin Agalarov, che come il padre vantava buone relazioni con Putin. E sarà appunto di questi elementi che il Senato intende chiedere conto a Trumpino. Il presidente della commission­e, il repubblica­no Chuck Grassley, ha confermato di aver pronta la lettera per la convocazio­ne di Donald Jr, piaccia a quest’ultimo o no, tanto da essere pronto a emettere un mandato di comparizio­ne. E presto: anche la prossima settimana, se possibile. Una presa di posizione che potrebbe portare ad una mossa analoga anche da parte della Camera: l’intenzione in questo senso è stata già manifestat­a da alcuni deputati. Grassley non è entrato nei dettagli, ma ha precisato che i senatori «potranno fare tutte le domande che vorranno» al primogenit­o del presidente. Naturalmen­te il nodo è quell’incontro con Veselnitsk­aya nel giugno del 2016 e lo scambio di e-mail che lo anticipò, che lo stesso Trump Jr ha diffuso nei giorni scorsi. Scandalo nello scandalo che ha seguito il presidente fino a Parigi, costringen­dolo a parlarne accanto al francese Emmanuel Macron. È tornato a difendere il figlio, ha ripetuto che «è un giovane fantastico», ribadendo quanto precisato da altri prima di lui: «Si è incontrato con un’avvocatess­a russa, che non è una rappresent­ante del governo russo». Ma che per il governo russo lavorava...

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KEYSTONE Ma vi sembra che io

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