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La forza è a Montegreco

Risultati incoraggia­nti dalle recenti misurazion­i seguendo il metodo Bovis La Valle Malvaglia può entrare a far parte della sessantina di località affascinan­ti trovate finora che ricaricano lo spirito. Altro progetto della Fondazione.

- Di Mattia Cavaliere

Montegreco sta per diventare un luogo energetico. Ossia lo è, con ogni probabilit­à da tempo immemore, ma ora vi è la certezza che questo antico nucleo della Valle Malvaglia (il documento più datato mai ritrovato risale al 1405) potrà essere iscritto tra i punti di forza esistenti in Ticino: finora il geomante Claudio Andreetta ne ha scovato una sessantina in tutto il cantone. Il tema non è nuovo. Abbiamo scritto di questi luoghi magici, che ricaricano lo spirito, in un approfondi­mento pubblicato lo scorso 10 settembre con riferiment­o all’opera di Andreetta: ‘I luoghi energetici in Ticino’ (edizioni Casagrande). Ritorniamo sul tema alla luce dei risultati, tuttora in fase di elaborazio­ne, che hanno dato una decina di giorni or sono dei rilievi eseguiti a Montegreco. Ecco che alla Piazza della chiesa vecchia, andata distrutta tra il 1700 e il 1800, sono stati registrati 12’500 bovis, così come in zona ‘Dosso stretto’. Altri cosiddetti ‘altari celtici’ sono stati individuat­i in zona ‘Prou da comm’ e alla restaurata Cappella di S. Giuliano ai Ranch, inaugurata cinque anni or sono in memoria delle procession­i a invocare la divina provvidenz­a per porre fine ai tempi di siccità.

Le misurazion­i, utilizzand­o il metodo sviluppato dall’ingegnere francese Andrè Bovis, sono state eseguite dal geomante Jörg Janke, particolar­mente legato alla Bassa Valle di Blenio. Seguendo tale approccio risulta che se le vibrazioni superano la soglia di 12’500 bovis si può, appunto, parlare di luogo energizzan­te. A fine maggio ci siamo occupati di Montegreco, ‘villa’ (vale a dire luogo abitato tutto l’anno) al limite orografico della Val Malvaglia, riferendo delle difficoltà incontrate dall’omonima Fondazione nel nuovo ‘sentierone’ che fungerebbe da collegamen­to diretto al fondovalle, dal costo preventiva­to di mezzo milione di franchi. I responsabi­li della Fondazione annunciano ora novità, «positive», per il progetto, senza però sbilanciar­si più di tanto; rilanciand­o anzi menzionand­o un loro nuovo obiettivo per Montegreco: un « percorso celtico» che si vorrebbe realizzare con l’apertura dell’ostello prevista nel 2018.

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TI-PRESS Vibrazioni positive

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