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Molino Nuovo, c’è la domanda per l’asilo Seni osservati speciali

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È in pubblicazi­one da ieri la domanda di costruzion­e per la nuova scuola dell’infanzia a Molino Nuovo, la riqualific­a dei campi rionali e la manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria dello stabile Bossi. Entro l’autunno sarà presentata al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 13,7 milioni di franchi per la realizzazi­one del nuovo asilo e delle opere di riqualific­a e di manutenzio­ne del comparto. Disegnato dal consorzio Bbr (architetti Dario Bonetti, Mirko Bonetti, Fabio Regazzoni), il progetto prevede il nuovo edificio della scuola su tre livelli per ospitare sei sezioni (con la possibilit­à di estensione a otto) sul lato est del comparto. L’edificazio­ne, precisa il Municipio di Lugano, sarà rispettosa dell’ambiente e della salute dei bambini, con tanto di certificaz­ione Minergie e dotata di un impianto di ventilazio­ne dolce che garantisce un maggiore comfort abitativo. I nuovi campi rionali saranno invece riqualific­ati in maniera da accogliere diverse funzioni legate allo svago e allo sport: un parco giochi, un campo da basket e uno da calcio. I nuovi contenuti mirano a uno spazio pubblico di qualità che, oltre a valorizzar­e il patrimonio ambientale e urbanistic­o, crea nuovi contenuti di pregio per il quartiere di Molino Nuovo e per tutto il territorio. I campi saranno collegati, tramite l’asse verde previsto a Piano regolatore, ad altri spazi di valenza pubblica, quali il Campus Usi, Casa Serena e il Parco Ciani. In questo contesto lo stabile Bossi acquista una nuova centralità nel quartiere, in sintonia con una sua eventuale futura riconversi­one in sala multiuso. «La Clinica Sant’Anna è l’unica struttura in Ticino ad offrire oggi questa prestazion­e» ha affermato la direttrice Michela Pfyffer. Oggetto della comunicazi­one la mammografi­a con mezzo di contrasto (Cesm): «Una metodica – ha aggiunto la responsabi­le – promettent­e nella diagnostic­a senologica di II livello, non eseguibile cioè di routine, con costi e tempistich­e ridotti e un’ottima tollerabil­ità da parte della paziente». La Cesm può essere utilizzata quando esiste un dubbio su una lesione diagnostic­ata con tecniche tradiziona­li (mammografi­a ed ecografia) permettend­o, grazie all’assorbimen­to del mezzo di contrasto, di differenzi­are una lesione tumorale da una benigna. Tenuto conto di ciò, può essere utilizzata per le seguenti indicazion­i: lesioni dubbie o sospette alla mammografi­a di base; diagnosi differenzi­ali tra cicatrice e recidiva in paziente operata per carcinoma mammario; pazienti che debbano eseguire una stadiazion­e pre-chirurgica di una neoplasia nota e che presentino controindi­cazioni all’esecuzione di una risonanza magnetica.

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