Syndicom: il passo indietro della Posta non basta e non garantisce il mantenimento dei posti di lavoro
Una risoluzione nella quale viene ribadito “l’invito a tutti i Comuni ad opporsi alla chiusura degli uffici postali per rallentare il processo di smantellamento”. L’ha approvata l’assemblea del personale di RetePostale riunitasi di recente a Rivera. Assemblea, riferisce una nota di Syndicom, che inoltre chiede alla Posta “di interrompere immediatamente tutti i piani di ristrutturazione che mirano a licenziare il personale o peggiorare le condizioni lavorative”. E che sostiene nuovamente “la necessità di sospendere la chiusura degli uffici postali rispettando il volere dei cittadini, le esigenze dei Comuni e i segnali che arrivano” dal Consiglio nazionale. “Il passo indietro della Posta, che ha diminuito il numero di chiusure degli uffici postali in Ticino, non basta e non garantisce il mantenimento dei posti di lavoro”, ha affermato Marco Forte, alla testa di Syndicom Ticino. Daniel Münger, responsabile nazionale Syndicom del settore Posta e logistica, ha sottolineato che il sindacato “è pronto a tutto”. Si è detto comunque fiducioso che il Consiglio degli Stati voterà per frenare la chiusura degli uffici postali, intervenendo sulla loro raggiungibilità. La proposta di moratoria, anche questa in discussione nella sessione autunnale, “consentirebbe di sospendere le chiusure degli uffici postali”. I dipendenti, prosegue la nota sindacale, “si sono dichiarati pronti a mobilitarsi e hanno dato mandato a Syndicom di intraprendere azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei temi in discussione nella sessione autunnale”.