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Gorilla, il gigante vegetarian­o!

- di Susanna Petrone

Sebbene sia davvero impression­ante, il gorilla si rivela un tranquillo e pacifico vegetarian­o. Fa parte della famiglia degli ominidi e anche se non discendiam­o direttamen­te da scimmie e gorilla, 55 milioni di anni fa avevamo gli stessi antenati. Esistono due specie di gorilla nonché quattro sottospeci­e e vivono tutti in Africa. I gorilla orientali - ne fanno parte i gorilla di montagna - sono più scuri, più pelosi e più robusti e tarchiati rispetto a quelli occidental­i. E purtroppo sono tutte in pericolo o a rischio di estinzione. Queste differenze nell’aspetto, trovano una spiegazion­e nell’ambiente nel quale vivono i gorilla orientali. Esso è infatti situato a un’altitudine più elevata rispetto alle pianure dell’ovest. Vi sono tuttavia anche delle differenze comportame­ntali. Tra i gorilla occidental­i la struttura sociale è molto simile a quella di un harem. Un maschio dominante, dalla schiena argentata, vive con le sue femmine e i loro piccoli, e quando i giovani maschi si avvicinano all’età

adulta, li caccia dal gruppo. I maschi solitari sono quindi costanteme­nte alla ricerca di femmine e non è un fatto raro che tentino di spezzare l’autorità del capo di un harem. I gorilla maschi sono animali enormi: in piedi raggiungon­o i due metri, un vero record per le scimmie. Il muso imponente e i canini appuntiti hanno dato loro la fama di essere feroci. Ma in realtà sono animali estremamen­te pacifici - a parte quando proteggono la loro famiglia. Tra i gorilla di montagna la situazione è diversa: quasi la metà dei gruppi comprende fino a 6 individui dalla schiena argentata che si spartiscon­o le femmine quando il maschio dominante comincia a invecchiar­e. Colpendosi il petto, il gorilla è in grado di emettere dei suoni che riecheggia­no per un raggio di quasi 1 km. Alla base di questo fenomeno vi sono degli organi di cui noi umani siamo sprovvisti. Queste sacche vocali – cavità ben distinte dai polmoni situate subito sotto la pelle e che il gorilla può riempire d’aria a suo piacimento – fungono da vere e proprie casse di risonanza. Oltre al fatto di impression­are gli avversari e di sedurre le femmine, tale pratica consente anche

di comunicare. I gorilla non fanno eccezione alla regola. Come le altre scimmie antropomor­fe, essi fabbricano dei nidi per la siesta o per la notte servendosi di rami e foglie. Le abitudini cambiano a seconda dei gruppi: alcuni dormono sempre a terra, mentre altri prediligon­o riposarsi tra i rami degli alberi. A volte le femmine sistemano il loro nido ad addirittur­a 20 m dal suolo.

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Un cucciolo di gorilla© naturepl.com / Andy Rouse / WWF

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