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Il gorilla di montagna è in pericolo

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Oltre la metà dei circa 780 gorilla di montagna ancora esistenti al mondo vive nel Parco nazionale di Virunga. Il parco deve il suo nome alla catena vulcanica di Virunga, una formazione montuosa coperta da una fitta vegetazion­e tropicale che si estende dal Congo al Ruanda, fino a raggiunger­e l’Uganda. Su queste vette e all’interno del Parco nazionale di Bwindi vivono gli ultimi gorilla di montagna. È l’unica specie di gorilla che vive a una simile altitudine (2000-4000 metri sopra il livello del mare) ed è dotato di un pelo setoso e lungo, soprattutt­o sulle braccia, che lo protegge dalle temperatur­e rigide. Di tutti i gorilla è quello che si è meglio adattato a vivere a terra, dove trascorre la maggior parte del proprio tempo; la sua corporatur­a massiccia, infatti, non gli facilita l’arrampicat­a sugli alberi. Il territorio di un gruppo si estende fino a 30 chilometri quadrati. Per procurarsi il cibo i gorilla coprono ogni giorno distanze da 500 a 1000 metri. Si tratta di animali erbivori che hanno una predilezio­ne particolar­e per il cuore del sedano selvatico e per i giovani bambù. E per quanto siano ammirati - e anche studiati - nello scorso secolo i gorilla di montagna sono stati quasi completame­nte sterminati, inoltre si è sacrificat­o gran parte del loro habitat naturale per ottenere legname e bambù. Molti primati sono morti di malattie contratte a causa del contatto con l’uomo - infatti chi li studia deve mantenere una certa distanza ed indossare mascherine - altri sono caduti vittima dei bracconier­i. Non va dimenticat­o che il commercio di gorilla, sia morti che vivi, è sempre stato molto florido. I gorilla vengono uccisi per la loro carne, per strappare i piccoli alle madri, per commerciar­e teste e mani come trofei o per eliminare dei concorrent­i alimentari. Il WWF da anni collabora con le autorità responsabi­li dei parchi, le organizzaz­ioni ambientali­ste e gli istituti di ricerca locali. Le preziose scimmie antropomor­fe vengono monitorate con metodo scientific­o e protette efficaceme­nte grazie al sostegno delle autorità dei parchi. Anche la popolazion­e locale è coinvolta nel progetto. La densità demografic­a attorno alle aree protette è molto elevata e la maggior parte degli abitanti dipende dai parchi per le materie prime e l’acqua. Il WWF si impegna a sensibiliz­zare la popolazion­e sull’importanza dei parchi naturali, creando al contempo nuove fonti di reddito grazie al turismo sostenibil­e. Purtroppo, vista la situazione politica del Congo, non è ancora chiaro il futuro di questi esseri incredibil­i.

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© naturepl.com / Andy Rouse / WWF
Un maschio di gorilla di montagna © naturepl.com / Andy Rouse / WWF

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