Meno soldi, più autodenunce
Nel 2016 le inchieste del fisco federale hanno fruttato 41 milioni di franchi ai Cantoni
Lo scorso anno le inchieste condotte dal fisco federale hanno permesso ai Cantoni di ricevere complessivamente 41 milioni in seguito a reati fiscali. L’importo è costituito da riscossioni di ammende, imposte dovute (recuperi d’imposta) e interessi. Nel 2016 l’Amministrazione federale delle finanze (Afc) ha rilevato inoltre un sensibile aumento delle denunce spontanee alle autorità fiscali cantonali. Nel suo rapporto d’attività annuale, l’Afc ha ricordato di avere la possibilità di aprire un’inchiesta, previa autorizzazione del Consiglio federale, in caso di sospetti fondati di gravi infrazioni fiscali. Nel 2015 questa misura si era rivelata più lucrativa: aveva infatti consentito ai Cantoni di incassare 133 milioni di franchi derivanti dalle procedure penali, oltre il triplo di quanto ottenuto lo scorso anno. La somma di questi reati fiscali varia da un anno all’altro a seconda del numero di contribuenti interessati (da 2 a 8 per ogni singolo caso). Negli anni precedenti gli importi fluttuavano tra 21 milioni e 600mila franchi. I Cantoni lo scorso anno hanno registrato 2’003 denunce spontanee effettuate sino a fine febbraio 2017. A marzo 2016, il totale per l’anno fiscale 2015 era di 1’178 unità. Tra il 2010 e la primavera del 2016 circa 22mila persone, attraverso denunce spontanee, hanno permesso la dichiarazione di 24,7 miliardi di franchi. Le nuove disposizioni sul rinvio di criminali stranieri e lo scambio automatico di informazioni sembrano aver incitato i contribuenti disonesti ad annunciarsi alle autorità fiscali.