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‘Traffico in collina critico’ Mps di nuovo all’attacco

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Servono provvedime­nti contro il traffico parassitar­io in collina a Sementina. Li chiedono i consiglier­i comunali Plr di Bellinzona Andrea Cereda e Tiziano Malandrini. Con l’apertura del ponte tibetano, sottolinea­no, il traffico automobili­stico sulle strade di montagna verso Curzutt e San Defendente è aumentato. “A suo tempo il Patriziato di Sementina era intervenut­o per far presente la situazione che si prospettav­a, e che poi si è puntualmen­te presentata, e gli erano state rivolte rassicuraz­ioni circa la sufficienz­a di posteggi in piano ed il fatto che gli escursioni­sti sarebbero saliti a piedi”. Secondo i consiglier­i, il traffico sulla strada a una sola corsia e con pochi spiazzi di scambio crea disagio ai residenti e a chi deve raggiunger­e i propri monti. Con ordinanza in vigore dal 9 giugno, il Municipio ha introdotto un divieto generale di circolazio­ne (con eccezioni) ma solo per il quartiere di Monte Carasso, “acuendo così la situazione per il quartiere di Sementina, dove si riversa il traffico”. Chiedono dunque all’esecutivo di intervenir­e per esempio con una limitazion­e ad hoc del traffico nella zona interessat­a. La proposta municipale di nuova cassa pensioni della città di Bellinzona scatena di nuovo le critiche del Movimento per il socialismo dopo che, a inizio mese, esso aveva espresso contrariet­à al cambiament­o che coinvolger­à 1’200 dipendenti. Questi, nell’ambito di una consultazi­one, sono chiamati a esprimere il proprio voto entro fine luglio. A far storcere il naso all’Mps è l’annuncio di una nuova assemblea del personale (convocata dalla città e dalle organizzaz­ioni sindacali) il 24 luglio (circa un mese dopo quella dello scorso 22 giugno). “Perché questa nuova assemblea? Perché le cose non sono così chiare e precise come Municipio e organizzaz­ioni sindacali hanno voluto far credere”, sottolinea l’Mps. Citando la convocazio­ne, il Movimento spiega che nelle ultime settimane molti dipendenti hanno preteso chiarezza sulla reale situazione del cambiament­o di cassa pensione. “Tutto questo – aggiunge l’Mps – è un’ammissione evidente che tra i dipendenti, giustament­e, vi è subbuglio attorno a una riforma della cassa pensione che rappresent­a un passo indietro per la stragrande maggioranz­a di loro”.

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