‘Via ai Monti, niente zona 30’
Il Municipio di Locarno è conscio delle condizioni della circolazione non ottimali, dal profilo della sicurezza, lungo la via ai Monti, dove una buona parte della strada è sprovvista di un marciapiede, non realizzabile a costi accettabili a causa del calibro stradale limitato, della presenza di edifici e manufatti a confine e dell’orografia del terreno. Tuttavia, ritiene che non sussistano le premesse idonee per accogliere la proposta di trasformare in una zona 30 almeno il primo tratto stradale, fino alla curva in prossimità dell’Hotel Belvedere. È quanto risponde l’esecutivo ai consiglieri Francesca Machado Zorrilla e Pierluigi Zanchi (Verdi) che lo scorso 22 maggio hanno inoltrato un’interrogazione. Il Municipio premette che si tratta di una strada di proprietà del Cantone, qualificata nel Piano del traffico quale asse di collegamento locale e qualsiasi cambiamento fisico o di segnaletica va quindi dapprima verificato con i servizi cantonali. Ciò è avvenuto ad esempio nel recente passato per l’incrocio con via del Tiglio e via alla Basilica. Via ai Monti è uno dei percorsi delle linee bus che in futuro collegheranno ancora meglio il quartiere dei Monti della SS Trinità, Orselina e Brione s/Minusio con il centro cittadino e la stazione Ffs. Come si evince dai documenti del PaLoc, uno degli obiettivi dell’aumento della cadenza delle corse è proprio quello di limitare l’utilizzo dell’auto. “Appare chiaro – considera il Municipio – che la situazione non è ottimale sotto il profilo della sicurezza, ma va anche detto che fortunatamente la rete dei sentieri, veri e propri percorsi pedonali all’interno del quartiere, è abbastanza fitta, per cui la distanza dall’uscita di un’abitazione al sentiero più vicino non supera mai i 150 metri”. Per quanto concerne la sicurezza all’incrocio con via del Tiglio al termine della salita di fronte al negozietto, la sistemazione effettuata nel 2016, col coinvolgimento dei servizi cantonali, ha migliorato la situazione preesistente (il passaggio pedonale disponeva di una visibilità ancor più scarsa e di poca protezione). Non è stato invece possibile risolvere differentemente il transito dei pedoni sull’ultimo tratto di via ai Monti, da ambedue i lati, se non posizionando alcuni paletti all’altezza del Garni Dolcevita. Grazie a un accordo con i proprietari privati, è però possibile prolungare il marciapiede in via del Tiglio, davanti all’edificio che ospitava l’albergo della Posta: i lavori sono in corso. Per altri interventi sarà necessario attendere la concretizzazione del progetto del nuovo autosilo.