Professionalità che piace
Si chiude oggi l’edizione 2017 dei Campionati svizzeri giovanili. La gioia di ‘Bicio’ Delcò: ‘Fieri dei tanti bei riscontri avuti’.
«Sono un po’ stanco», esordisce Fabrizio “Bicio” Delcò. Ne ha ben donde, alla luce della mole di lavoro di cui, in veste di presidente del comitato organizzatore, si è fatto carico. Il suo sforzo, condiviso con i suoi collaboratori e con i responsabili dei club coinvolti nell’operazione “Campionati svizzeri juniores”, è però stato molto ben ripagato. Dallo spettacolo delle partite, dal bel tempo, e dalla considerazione guadagnata “sul campo”, in addetti ai lavori, giocatori, accompagnatori o spettatori che siano. In un contesto complessivamente votato al successo su tutta la linea, sono due le cose che hanno inorgoglito Delcò. Le ricorda, con comprensibile fierezza. «La prima – spiega – è il feedback di Swiss Tennis. In buona sostanza, ci è stato detto che abbiamo alzato talmente tanto l’asticella della qualità dell’organizzazione, della serietà e della professionalità, da mettere in difficoltà quelli che tra qualche anno subentreranno, il prossimo cantone che deciderà di organizzare gli Svizzeri. È un primo riconoscimento molto bello. Il secondo è il riscontro avuto nei giocatori. Ho chiesto come si fossero trovati. Le risposte sono state tutte molto positive. Hanno detto che è stato tutto molto bello. Ho però voluto approfondire il concetto, chiedendo concretamente cosa intendessero per “molto bello”. Ebbene, la risposta è stata che questi Campionati si distinguono dai precedenti per la professionalità: stando a loro, nelle edizioni precedenti era come se partecipassero a un torneo normale. Non vedevano la differenza. Da noi invece, dicono, si è notata l’atmosfera diversa». Il successo è anche figlio dell’eccellente collaborazione tra club (con il Tc Bellinzona hanno operato anche Giubiasco e Locarno). «Assolutamente sì: per usare un termine in voga, è stato un bell’esempio di aggregazione».
Dal punto di vista tecnico, il Ticino ha portato tre ticinesi in finale: Carolina Pölzgutter (U12) e Kim Fontana (U18) in singolare, Gabriel Currlin (U18) in doppio. «Sì anche questo è un risultato notevole, sopra la media».
Evento di qualità
Forti dell’esperienza di una prima edizione con i fiocchi, la prossima non potrà essere da meno. Anzi. «Abbiamo firmato una convenzione di due anni, più opzione per un terzo, che dovrebbe essere esercitata. Normalmente un ciclo dura tre anni. È nostra intenzione
mantenere questa qualità, e se possibile cercare di aumentarla. Ho detto fin dall’inizio che il primo anno avrei voluto essere prudente, a livello di conti. Ora, a quanto sembra la manifestazione farà registrare un utile, anche grazie al contributo degli sponsor (quelli principali sono Ubs, Garage Torretta, Hotel Internazionale, RedPlus e Rapelli). Questo potrebbe permetterci di offrire anche qualcosa in più, in futuro. Chiudo ricordando che l’utile sarà distribuito ai movimenti giovanili dei club coinvolti (per numero di partite ospitate), e a Tennis Ticino».