Barguil si concede la festa nazionale
Il francese vince il 14 luglio. Aru resta in giallo, ottimo affare per Landa.
Una festa davvero completa, quella del 14 luglio 2017. L’anniversario della presa della Bastiglia è stato onorato da Warren Barguil che sul traguardo di Foix si è aggiudicato la 13ª frazione del Tour de France. E non capitava da 11 anni che un francese riuscisse ad imporsi nel giorno più importante. E Barguil lo ha fatto indossando la maglia a pois, amata dai francesi quanto (se non di più) di quella gialla. La seconda giornata pirenaica non ha sconvolto la classifica, nonostante un chilometraggio limitato (101 km) e tre salite di prima categoria. Ha però accorciato ulteriormente una classifica che negli ultimi anni mai era stata così stretta e così affollata. Fabio Aru ha brillantemente conservato la maglia gialla, dando dimostrazione di grande senso tattico: rimasto isolato già dalla prima salita, non ha perso la calma e ha risposto in prima persona a tutti gli attacchi sferrati nell’ultima parte del Mur de Péguère e, soprattutto, nella discesa verso Foix. La 13ª frazione ha comunque mosso la classifica. In particolare a favore di Mikel Landa, lanciato subito all’attacco in compagnia di Alberto Contador e raggiunto in seguito da Nairo Quintana, Warren Barguil e Michal Kwiatkowski (rientrato nel finale al fianco di Froome). Siccome un Aru senza compagni di squadra non era in grado di controllare la fuga, il gruppetto ha raggiunto un vantaggio massimo superiore ai 2’30”, ciò che ha portato Landa (quando era in compagnia del solo Contador) a pochissimi secondi dall’indossare la virtuale maglia gialla. Il gran ritmo imposto sul Mur de Péguère da Daniel Martin e alcuni scatti di Froome hanno fatto scendere il vantaggio dei battistrada, così come gli allunghi in discesa portati dal britannico, da Uran, da Martin e da Bardet, ai quali Aru ha sempre risposto in maniera brillante. Allo sprint Landa, spremutosi per guadagnare secondi preziosi, non ha avuto voce in capitolo, ma in classifica generale si è riportato al quinto posto a 1’09” da Aru. La Sky possiede adesso due uomini in posizione idonea per attaccare la maglia gialla. E se il leader rimane pur sempre Froome, non è detto che Landa non possa approfittare della situazione. Di montagne ne rimangono. Quella di domani sarà una frazione più che vallonata (due Gpm di 1ª, uno di 3ª e uno di 4ª), poi dopo il giorno di riposo di lunedì due tapponi alpini: mercoledì con Croix de Fer, Télégraphe e Galibier, giovedì con Vars e arrivo in quota sull’Izoard. La corsa, dunque, è più che mai aperta, anche se Froome può contare su un tesoretto di un minutino di vantaggio garantitogli dalla cronometro di sabato. Basterà per assicurargli il quarto successo a Parigi?