Lavinia è tornata, e a Tenero va in acqua per l’oro
Una crisi passeggera, una ‘fuga’ di due mesi, e poi il nuoto è tornato al centro dei suoi interessi: Lavinia Gentile (Lugano Nuoto) è tra le protagoniste più attese ai Campionati svizzeri giovanili in programma alla piscina del Centro sportivo di Tenero.
La scuola è quella della Lugano Nuoto, anche se l’amore per la disciplina è sbocciato da bambina, negli anni della scuola elementare. E allora, per trovare i primi riscontri degli inizi veri e propri della carriera natatoria di Lavinia Gentile bisogna scartabellare negli archivi della Mendrisiotto Nuoto. «Sono nata a Lugano – commenta la 18enne luganese –, ma siccome andavo a scuola a Campione, ho iniziato con la Mendrisiotto Nuoto. Con il passaggio alle scuole medie, ho poi abbracciato la causa della Lugano Nuoto Al nuoto Lavinia è stata avvicinata dalla mamma, alla ricerca di un ambito che potesse aiutare la figlia a lavorare sulla propria autostima. «Fu mia mamma a introdurmi al nuoto. Nel tentativo di aumentare la poca considerazione che avevo di me stessa. È un contesto in cui non sempre puoi parlare molto con le altre persone, perché sei sempre molto concentrata su te stessa, ma siccome i risultati arrivavano, la mia autostima ne ha tratto giovamento. Diciamo che al nuoto sono arrivata per una questione personale, più che tecnica». Storia interessante, quella di Lavinia, talento del movimento regionale, già inserita nei quadri nazionali, medagliata anche agli Assoluti, con un rapporto con la disciplina fondato sulla passione, ancorché messo in pericolo da una crisi, nel frattempo superata. «Lo scorso inverno ho pensato di smettere. Mi sono presa una pausa di due mesi, ma alla fine ho dovuto tornare perché il nuoto mi mancava troppo. Il mio allenatore (Paolo Fasani, ndr) chiedeva sempre di più. Non avevo mai affrontato la questione direttamente con lui, e così a un certo punto sono esplosa. Una mattina prima di un allenamento, abbiamo avuto una discussione. Non ce l’ho fatta a entrare in acqua e me ne sono andata». La frattura, però, si è ricomposta. Lavinia dopo due mesi ha ripreso l’attività. «Ci siamo chiariti. È stato un momento di crisi e di scoramento, dovuto anche alla mancanza di obiettivi da raggiungere, A un certo punto andare a nuotare era diventato un peso». Uscita dall’acqua per cercare di stare meglio, si è accorta di stare peggio... «L’anno precedente avevo avuto tante belle soddisfazioni. Mi mancava il richiamo delle gare, sentire quello che Paolo aveva da dirmi. Mi mancava qualunque cosa del nuoto: il riscaldamento, gli allenamenti, tutte le componenti della disciplina. Avevo deciso di privarmene, ma mi mancavano. Le davo per scontate, ma sono le cose che alla fine mi mancavano di più». Lavinia si è così rituffata in acqua con nuovi stimoli. Con obiettivi concreti da centrare. «L’obiettivo iniziale era tornare più forte di prima. Quando ti privi di una cosa, poi ti accorgi che è come se ne avessi un bisogno ancora maggiore. Avevo di nuovo un traguardo davanti, e l’ho raggiunto».
‘Tempi migliorati’
Allude ai brillanti risultati ottenuti ai Campionati svizzeri assoluti invernali di Ginevra... «Sono arrivata seconda nei 50 e nei 100 rana, e quarta nei 200. A pochi centesimi dai tempi per le Universiadi, competizione alla quale avrei comunque dovuto rinunciare, in quanto troppo giovane. Il lavoro svolto dal mio ritorno in acqua ha portato i suoi frutti. Ho migliorato i miei tempi. Non era scontato, perché avevo ripreso a nuotare da soli quattro mesi, dopo due mesi di preparazione persi, da ottobre a inizio dicembre». Classe 1999, Lavinia Gentile ha nei Campionati svizzeri giovanili in programma da giovedì a domenica al Cst un ulteriore obiettivo, quello che conclude la stagione agonistica. Specialista dei 100 e dei 200 rana («è dei 50, quando capita», aggiunge), a Tenero gareggia per l’oro. Sulla scorta dei progressi registrati e dei risultati che ha ottenuto, al Critérium la luganese guarda con giustificate ambizioni. Ma non è la sola... «Mi piacerebbe vincere il titolo sia nei 100 sia nei 200, ma non sarà facile. In particolare me la dovrò vedere con Sara Staudinger, la rivale di sempre, con la quale praticamente sono cresciuta. È andata molto bene agli Assoluti estivi di Romanshorn a inizio luglio. Ha puntato molto su quella rassegna, quindi non so bene in quali condizioni arriverà a questi Campionati. Tuttavia, siccome è molto forte mentalmente, me l’aspetto agguerrita anche a Tenero». Dal momento che l’obiettivo dell’estate sono questi Campionati, per Lavinia Romanshorn ha rappresentato solo una tappa intermedia. «Ci sono arrivato “in carico”, reduce da un campo d’allenamento a Palma de Mallorca. Ho fatto dei buoni tempi, tenuto conto del mio grado di preparazione, non focalizzata su quelle gare. Sono giunta terza nei 100 rana. A Tenero, per contro, arrivo pronta». Chiusa la stagione agonistica, alla fine dell’estate si torna sui banchi di scuola. Si ricomincia ad alternarsi su doppio fronte, sport e studi... «Nello scorso anno scolastico (seconda liceo a Lugano, ndr), pur non avendo molte agevolazioni per il nuoto, avevo orari favorevoli che mi permettevano di allenarmi al mattino e alla sera. L’anno prima avevo ripetuto la classe a causa delle troppe assenze e del ritardo nel programma che avevo accumulato. Ero nei quadri della Nazionale svizzera, avevo preso parte a molte gare internazionali. Sono rimasta indietro, e non sono riuscita a recuperare. L’anno scorso, senza gli impegni della Nazionale, le gare sono diminuite ed è andata meglio anche a scuola».