Bsi, il prezzo ora è giusto
Efg International ha ottenuto un cospicuo sconto dai brasiliani di Btg Pactual
Le note vicende giudiziarie hanno inciso negativamente sul valore dell’istituto ticinese che ora è parte integrante del gruppo bancario zurighese
Il valore di Bsi è ben al di sotto del miliardo di franchi. A tanto ammonta il valore della banca ticinese (ora integrata in Efg International) dopo le note vicende giudiziarie malesi dello scorso anno. L’acquirente zurighese Efg International ha raggiunto un accordo con il precedente azionista unico, il gruppo brasiliano Btg Pactual, per un valore di acquisto finale di 971 milioni di franchi. Lo ha annunciato la stessa Efg, precisando che tutte le altre condizioni dell’intesa rimangono invariate. Al momento dell’annuncio della transazione, alla fine di febbraio 2016, si era parlato di 1,33 miliardi e ancora nell’ottobre scorso la stima era di 1,06 miliardi. Alla luce del coinvolgimento dell’istituto luganese nello scandalo di corruzione del fondo sovrano della Malesia 1Mdb e considerati i deflussi di denaro della clientela, Efg puntava a ottenere uno ‘sconto’ che portasse il prezzo addirittura a 784 milioni. Lo scorso aprile Efg aveva indicato di aver integrato la quasi totalità di Bsi, ormai filiale al 100% del gruppo zurighese. Come noto, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Fin- ma) aveva condizionato il suo benestare all’operazione al fatto che la banca ticinese non esistesse più come entità giuridica autonoma dopo l’integrazione. L’assorbimento sta avendo importanti ripercussioni sull’impiego con riduzioni d’organico importanti. Ricordiamo che al 30 giugno 2015 (solo due anni fa) Bsi impiegava a livello globale tra Europa, Asia, America Latina e Medio Oriente circa 2mila collaboratori con asset in gestione pari a 81,8 miliardi di franchi. Negli ultimi due anni i deflussi di capitali da Bsi sono stati importanti. Nei primi tre mesi dell’anno ammontavano a circa 3,5 miliardi di franchi che si aggiungevano ai 3,4 miliardi partiti per altri lidi alla fine di novembre 2016. La stessa Efg stima in circa 10 miliardi di franchi i deflussi complessivi entro la fine del 2019. Ulteriori dettagli si sapranno il prossimo 26 luglio quando Efg pubblicherà i risultati semestrali.
Brasiliani già in lite con Generali
I brasiliani del Banco Btg Pactual avevano ufficialmente rilevato Bsi il 15 settembre 2015 dal gruppo assicurativo italiano Generali a un prezzo di 1,248 miliardi di franchi (un miliardo in contanti e il resto con strumenti azionari di Btg Pactual quotati alla Borsa di San Paolo, ndr). L’accordo risaliva in realtà al 14 luglio del 2014, ma si perfezionò un anno più tardi quando si risolse la controversia fiscale con gli Stati Uniti costata 211 milioni di dollari. Somma che incise ovviamente negativamente sul prezzo di cessione a Btg Pactual. A novembre 2015 toccò poi al gruppo brasiliano finire nei guai con la giustizia con lo scandalo di corruzione legato a Petrobras che portò all’arresto del fondatore e numero uno di Btg Pactual André Esteves. Pochi mesi dopo Bsi tornò sul mercato per essere acquisita da Efg International. Nelle settimane successive Btg Pactual chiese un indennizzo a Generali su possibili perdite legate a Bsi e connesse al fondo malese 1Mdb al centro di inchieste giudiziarie internazionali.