laRegione

Tra indagini e nuovi assalti

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A Novazzano irruzione armata in un distributo­re già preso di mira in passato. Ascona resta vigile dopo gli arresti dei giorni scorsi, mentre la polizia lavora sulla pista serba

Ad Ascona l’allerta resta massima anche dopo il recente fermo di sette persone di nazionalit­à serba, perlomeno la maggior parte, sospettate di tentata rapina e atti preparator­i punibili di rapina. Quattro sono state bloccate in giugno, tre delle quali sono state poi rilasciate dopo le verifiche del caso. Martedì scorso, e sempre ad Ascona, le manette si sono invece strette ai polsi di un terzetto: l’arresto dei tre è stato convalidat­o il giorno seguente dal giudice dei provvedime­nti coercitivi, in particolar­e per pericolo di fuga e collusione. In detenzione preventiva sono dunque al momento in quattro. Quattro persone al centro delle indagini della polizia e dell’inchiesta coordinata dal procurator­e pubblico Paolo Bordoli. I tre serbi fermati il 18 resteranno in preventiva almeno fino a ottobre, ha stabilito il gpc. I quattro dietro le sbarre, nessuno dei quali residente in Svizzera, sarebbero collegati fra di loro. Gli inquirenti non escludono accertamen­ti all’estero, tramite rogatoria internazio­nale alla Serbia. Le gioielleri­e in riva al Verbano continuano dunque a sedurre la criminalit­à, nonostante le recenti sconfitte subìte (la condanna dei rapinatori lituani, in azione alla gioielleri­a Herschmann giusto un anno fa). La Polizia comunale non nasconde la soddisfazi­one per il successo investigat­ivo, ma chiama la popolazion­e alla pazienza: «Siamo felici per l’ottimo lavoro fatto, anche per le sinergie con la Polizia cantonale» dice alla ‘Regione’ il capodicast­ero sicurezza di Ascona Tiziano Broggini. «Abbiamo intensific­ato l’attività di controllo, e qualche turbamento potrà arrivare dalla presenza della polizia a ogni ora del giorno – aggiunge il municipale – ma sono sicuro che si comprender­à l’esigenza di difendere il territorio». Il successo investigat­ivo è per il sindaco Luca Pissoglio «rassicuran­te» per il fatto che «girano i malviventi, ma girano anche i nostri poliziotti, che li hanno individuat­i con un lavoro accurato, fatto nel migliore dei modi». Quanto al rischio futuro, «quello c’è sempre e non possiamo allentare la guardia», continua Pissoglio, ma «gli arresti stanno a significar­e che quanto si sta facendo funziona». Il lavoro della Polizia «è encomiabil­e», ci dice il gioiellier­e Pietro Herschmann. «Certo – rileva – questo accaniment­o della malavita sembra una storia senza fine. Abbiamo lavorato per venticinqu­e anni con la porta aperta. Oggi, tutto questo schieramen­to di forze, purtroppo, sembra il segnale che dobbiamo adeguarci ai tempi».

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