Campi Natura, luoghi incantati
Lena Boscolo ha 20 anni ed è la co-responsabile del Campo Natura “Dettofattoilmanufatto” che si tiene a Linescio in valle Maggia. Con passione dedica una decina di giorni ai ragazzi, riscoprendo con loro vecchie ricette dimenticate. Alcuni esempi: come si fa il sale aromatizzato? Niente di più semplice, Lena lo insegna ai partecipanti del campo. E la marmellata di albicocche? E il sapone? “Il nostro campo ha come obiettivo una serie di laboratori, che si tengono al mattino - racconta Lena, senza mai perdere di vista il gruppetto di ragazzi che sta sminuzzando del basilico da mischiare al sale - Molte ricette della nonna rischiano di andare perse, visto che la nostra società è abituata ad acquistare già tutto pronto al supermercato. Eppure, credo che sia bellissimo prendersi qualche ora di tempo per fare insieme ai ragazzi della marmellata”. Qui, in mezzo ai boschi, davanti ai vecchi rustici ticinesi recuperati, non esistono giornate con orari o attività fissati rigidamente. Ogni Campo Natura ha un suo filo conduttore, attorno al quale ruotano le attività. I ritmi della giornata sono dettati dalla natura. I ragazzi del Campo Natura “Dettofattoilmanufatto” hanno tra i 9 e gli 11 anni. La mattina si fa tutti insieme colazione e poi - prima di ini- ziare con i laboratori - tutti aiutano a fare ordine: viene sistemata la cucina, vengono fatti i letti e infine puliti i bagni. Dopodiché, Lena e gli altri animatori dividono i ragazzi in due gruppi: “Il gruppo che fa le marmellate, le deve fare anche per il gruppo che sta facendo il sale aromatizzato”, spiega. Arriva l’ora di pranzo. Si cucina tutti insieme e si rimette tutto in ordine insieme. Mercoledì è il giorno della gita e del picnic: i ragazzi vanno alla scoperta di Bosco Gurin. E poi il viaggio al mercato di Locarno e presso gli agricoltori del posto. Il giovedì: “L’idea - prosegue Lena - è quello di far vedere ai ragazzi da dove arrivano i prodotti. Non solo: è sempre meglio acquistare, quando è possibile, prodotti a chilometro zero e di stagione. Facciamo vedere ai ragazzi che esiste un mondo dietro a quello che mangiano o acquistano”. Intanto un gruppetto di ragazzi va ad accarezzare gli asinelli che pascolano a un centinaio di metri dal rustico. C’è anche un tipì indiano bianco, dove ritirarsi se si ha voglia di stare un po’ da soli. In cucina si traffica con le pentole: la marmellata è quasi pronta. Fuori vengono tagliuzzate le ultime erbette da mischiare al sale. Niente squillo di cellulare. Nessuna televisione accesa. Si sente solo il rumore del ruscello e delle risate dei ragazzi.