La destra di Bellinzona scettica sugli stipendi più alti
Gli aumenti di spesa previsti dal nuovo Regolamento comunale di Bellinzona – in particolare per la funzione di municipale e per il ruolo di consigliere comunale – non vanno giù al Gruppo Lega dei Ticinesi-Udc-Indipendenti-Il Noce in Consiglio comunale, che chiede di posticipare la discussione dando invece priorità alla stesura di un piano finanziario che evidenzi l’effettivo costo del Comune e di un piano delle opere da realizzare. Per quanto riguarda i membri dell’esecutivo, “con la nascita della nuova Bellinzona l’indennità che si sono autoproposta è quasi triplicata e le motivazioni a supporto della decisione sono da subito sembrate affrettate”, scrivono in una presa di posizione congiunta. Il paragone con la realtà precedente e il confronto con la Città di Lugano viene definito “improponibile e parziale”. Invece di comunicare le nuove indennità ai media “ancor prima di cominciare a lavorare”, secondo loro sarebbe stato più coerente e corretto nei confronti dei cittadini “procedere con un adattamento parziale e transitorio, e rimandare la definizione dell’indennità definitiva dopo aver documentato la richiesta con fatti concreti e trascorso un ragionevole periodo di attività”.
Gestione dei dipendenti da gestire
attraverso nomine
Oltre a criticare il regolamento che sarà verosimilmente all’ordine del giorno durante la prossima seduta di legislativo, il gruppo si esprime sulla gestione dei quasi 1’500 dipendenti comunali. Per dare loro “la giusta collocazione” e garantire “un servizio qualitativamente valido e confacente alle mutate esigenze della popolazione” la destra chiede la stesura di un organigramma dettagliato con annesse classi di stipendio, “nel rigoroso rispetto delle procedure di nomina seppur provvisorie”. “Attraverso interpellanze domanderemo informazioni su aumenti di stipendio, promozioni, riclassificazioni e gratifiche d’anzianità”, annunciano, spiegando di voler capire quanto successo in quest’ambito nei 13 comuni nell’ultimo anno.