Corsi facoltativi di dialetto? La Città dice no
Modificare il regolamento comunale di Lugano per introdurre corsi opzionali di dialetto e sugli usi e costumi locali? Il Municipio si allinea alla posizione della Commissione delle petizioni e ritiene non sia necessario. Per quali ragioni? Perché la proposta contenuta nella mozione presentata dai consiglieri comunali della Lega Nicholas Marioli, Daniele Casalini, Ero Medolago, Omar Wicht, Marco Seitz, Norman Luraschi e Gian Maria Bianchetti è già in parte contemplata e realizzata a livello di istituto scolastico cittadino. Non solo. L’esecutivo ricorda che il Regolamento comunale che disciplina l’organizzazione e il funzionamento di un Comune e dei suoi organi, non menziona nemmeno l’istituto scolastico in quanto l’organizzazione della scuola e la definizione dei programmi di insegnamento compete al Cantone. E anche l’inserimento di una norma nel Regolamento dell’istituto scolastico cittadino, secondo l’esecutivo, rischierebbe di essere in contrasto con la legislazione cantonale. Il Municipio osserva inoltre che con l’implementazione del Progetto di nuova amministrazione, la competenza di organizzare attività extrascolastiche è passata alla Divisione prevenzione e sostegno del Dicastero formazione, sostegno e socialità. L’organizzazione di corsi facoltativi è stata peraltro soppressa, come misura di risparmio già dal preventivo 2014, e lasciata alle singole assemblee genitori che possono beneficiare dell’uso gratuito degli spazi scolastici e di altri sostegni anche finanziari. Ciò non significa che il tema non sia considerato rilevante dal Municipio. Come detto, pure la Commissione delle petizioni ritiene utile e necessario favorire l’insegnamento del dialetto, in costante calo soprattutto fra le giovani generazioni. E saluta con favore i momenti che consentono agli allievi di essere partecipi della ricchezza e della storia della cultura locale. Propone piuttosto di coinvolgere personaggi locali, in particolare anziani e associazioni locali per organizzare doposcuola. Perciò propone di accogliere solo parzialmente la mozione incaricando il Municipio di promuovere doposcuola.