La cura per il Tarmed
Meno invasivo del previsto l’intervento governativo: risparmi per 470 milioni
In assenza di un accordo tra i partner, il Consiglio federale ha adeguato di propria iniziativa il tariffario medico (Tarmed) per le prestazioni ambulatoriali decidendo di farlo entrare in vigore all’inizio del 2018. Le ambizioni sono state riviste al ribasso: con il progetto inviato in consultazione in febbraio si prevedevano risparmi per 700 milioni di franchi all’anno; quello varato ieri dal governo genererà invece economie per 470 milioni annui, pari a circa l’1,5% dei premi di cassa malati, ha dichiarato ieri davanti ai media Alain Berset. Il consigliere federale ha parlato di un intervento fatto non «a cuor leggero», ma visto che i partner sociali non sono riusciti a mettersi d’accordo dopo anni di negoziati «non si poteva correre il rischio di rimanere senza Tarmed a partire dal gennaio 2018». Si è voluto mantenere inalterata la qualità delle prestazioni e, oltretutto – ha sottolineato Berset –, queste non verranno limitate. Durante la consultazione (650 pareri pervenuti!) non sono mancate le critiche, specie da parte dei medici che temono ripercussioni a livello di reddito e di qualità delle prestazioni, ha ammesso il ‘ministro’ socialista. Abbiamo notato che certe prestazioni sono sopravvalutate, ha aggiunto: in questi casi il tariffario non veniva più adeguato dagli anni 90 nonostante i progressi della tecnica, che rendono certi interventi meno complicati. Da qui la decisione di adeguare certe tariffe – in particolare per alcuni specialisti – verso il basso. Dall’altro lato, ha specificato il consigliere federale, abbiamo deciso che la formazione specialistica post laurea non sarà più motivo per imporre tariffe maggiorate. Ne dovrebbero trarre beneficio i pediatri e i medici di famiglia, che vedono rivalutate le rispettive prestazioni. Per quel che riguarda la fatturazione, è stato mantenuto il tempo per ogni consultazione di base a 20 minuti, che salgono a 30 per gli anziani, i bambini o i pazienti con gravi affezioni, come i malati oncologici. Questi limiti temporali, ha specificato Berset, vanno applicati «con una certa flessibilità». Il governo ha anche deciso di adeguare le tariffe applicate per le consultazioni in assenza del paziente (studio dossier, preparazione di una ricetta ecc.) dal momento che questa posizione ha subito secondo Berset un forte incremento, «non giustificato sul piano tecnico». In futuro queste prestazioni dovranno essere indicate con maggior precisione. Tali posizioni saranno limitate e dimezzate da 60 a 30 minuti per trimestre. Eccezioni sono previste per bambini, anziani e pazienti con bisogni particolari.