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Aeroporto, in 120 per la direzione

L’ex Ceo di Darwin airline/Etihad regional ha dato la sua disponibil­ità a dirigere lo scalo Oltre 120 le candidatur­e alla succession­e di Sozzi. Intanto i partiti stanno per affrontare il maxi credito e il rinnovo del Cda: si mormora di un possibile ‘colpo

- Di Leonardo Terzi

C’è anche Maurizio Merlo (foto), ex direttore di Darwin airline, fra i 120 candidati alla direzione di Lugano airport Sa. Ma prima a livello politico va risolta la grana del Cda.

Estate rovente per l’aeroporto di Lugano, col divorzio dal direttore Alessandro Sozzi, le successive dimissioni polemiche di tre consiglier­i d’amministra­zione, il maxi credito da 20 milioni di franchi e soprattutt­o i mai risolti interrogat­ivi sul futuro dello scalo. La partenza di Sozzi è giunta alla fine di giugno dopo un logorante conflitto con parte del personale di Lugano airport. Situazione insostenib­ile, secondo il sindaco Marco Borradori (il Comune di Lugano è il maggiore azionista della società di gestione), che di lì a poco avrebbe preso il posto del municipale Angelo Jelmini nel Cda di Lugano airport Sa. Qualche mese dopo, ecco la partenza di Sozzi. Ufficialme­nte, una “risoluzion­e concordata e coordinata del rapporto di lavoro” a decorrere dalla fine di agosto. È quindi stato pubblicato un annuncio di lavoro, cui hanno risposto oltre 120 aspiranti direttori, ci ha risposto ieri Emilio Bianchi, presidente di Lugano airport Sa: «Sono quasi tutti italiani e ticinesi. Per la scelta dovremo aspettare la ricostituz­ione del Consiglio di amministra­zione» e dunque le nomine che spettano al Consiglio comunale (la decisione dovrebbe cadere il 9 ottobre) un dossier che rischia di diventare spinosissi­mo. Bianchi reggerà lo scalo ad interim. Tra gli oltre 120 candidati non sappiamo quanti rispondano ai requisiti richiesti, come una direzione decennale in ambito aeronautic­o, ma ce n’è uno ormai sulla bocca di tutti, nei caffè di Piazza Riforma come nelle stanze ‘che contano’. Da noi interpella- to, non senza una qualche riluttanza, infine ammette: «Sì, ho dato la mia disponibil­ità a dirigere Lugano airport».

C’è un mercato, un potenziale che va sfruttato

Per Maurizio Merlo d’altra parte l’occasione arriva a fagiolo: ha appena concluso la sua lunga avventura in Darwin airline, compagnia tutta luganese diretta con polso fermo attraverso turbolenze non indifferen­ti. «Fino al 21 luglio la mia priorità, il mio unico pensiero, era salvare la Darwin, dopo la doccia fredda dell’abbandono del nostro partner Etihad». Con la vendita alla Adria, la missione è compiuta. «Cediamo una compagnia sana, a una società seria. Mi sono preso un periodo di riflession­e e sì, è vero, mi sono candidato a Lugano airport. Sono ticinese e questo è l’aeroporto del Ticino, importante per tutto il cantone, ultimament­e lo vedo bistrattat­o e mi dispiace. Anche come pilota sono sempre stato basato qui, fin dal 1989, e sono stato nella

Tutto però è bloccato fino alle nomine in Consiglio comunale: si teme un altro ‘caso Lac’

Darwin dal primo giorno. All’aeroporto di Lugano c’è un mercato, un potenziale e va sfruttato: per il resto staremo a vedere» chiosa il 55enne. Come detto la scelta del nuovo direttore deve però attendere siccome, con le dimissioni immediate di Giordano Zeli (Luca Bolzani e Daniele Casalini restano provvisori­amente

in carica) il Cda per statuto non può deliberare, essendo prevista la presenza di 7 membri. Circolano già i primi nomi, ma i partiti devono ancora discuterne e stando ai ‘rumors’ in ambito politico ci sarebbe la tentazione di un ‘colpo di spugna’, un cambiament­o dell’intero Consiglio di amministra­zione. «È un

compito che concerne me come presidente e i gruppi politici: bisogna quanto prima stabilire dei criteri chiari e oggettivi cui i candidati devono rispondere, ciò per prevenire una deriva come è stata quella del Lac» ci spiega Marco Jermini, presidente del Consiglio comunale di Lugano. Affaire à suivre.

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TI-PRESS Maurizio Merlo

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