laRegione

Aumenti sotto controllo

Benzina e nafta più care. Righetti (Swissoil Ticino): non c’è da preoccupar­si Künzi: prezzo della benzina salito di 5 cts/l dal 10 luglio. Corsa alla nafta nei prossimi mesi per anticipare l’aumento che scatterà il 1o gennaio.

- Di Fabio Barenco

Chi possiede un’auto se ne sarà accorto: il prezzo della benzina è aumentato nelle ultime settimane. Discorso analogo per l’olio da riscaldame­nto. Secondo Carlo Righetti, presidente di Swissoil Ticino, non ci sarebbe però da preoccupar­si: queste variazioni rientrano nella normale fluttuazio­ne del prezzo del barile di petrolio. Un incremento ci sarà sicurament­e però a partire da gennaio, quando scatterà un aumento dell’aliquota della tassa sul CO2 che farà lievitare le tariffe dell’olio da riscaldame­nto di tre centesimi. Dal 10 luglio a oggi il prezzo della benzina è salito da 135 centesimi al litro a 140, fa notare Alessandro Künzi. «L’aumento del prezzo – spiega il direttore del Garage Künzi a Giubiasco – c’è stato anche per noi all’acquisto, ma in questi casi è difficilis­simo capire quali sono i motivi esatti di tale incremento. Sembrerebb­e esserci stata una crescita della domanda, che ha fatto salire leggerment­e le tariffe». Anche il prezzo dell’olio da riscaldame­nto è lievemente aumentato nell’ultimo mese, dice a ‘laRegione’ Carlo Righetti. «Ci sono state delle variazioni

del prezzo del barile di petrolio che rientrano nella norma. Nei prossimi mesi il prezzo non dovrebbe quindi aumentare considerev­olmente, anzi, potrebbe anche scendere». All’inizio del mese di luglio il barile di petrolio Brent veniva scambiato a circa 47 dollari, mentre nei giorni scorsi ha

quasi raggiunto la quota di 53 dollari. Ma questo non ha comportato un aumento consistent­e dei prezzi, come ci conferma Righetti: «Nell’ultimo mese e mezzo nei nostri distributo­ri di benzina abbiamo aumentato il prezzo una sola volta e di soli 2 centesimi». Ma a cosa sono dovute queste variazioni di prezzo? Le cause sono molteplici, e non sempre facilmente individuab­ili. Il presidente di Swissoil Ticino vede nella geopolitic­a una possibile risposta: «Queste variazioni di prezzo potrebbero anche essere dovute ad una questione geopolitic­a: le tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord possono aver indotto la gente a comprare beni rifugio, tra cui il petrolio. I conseguent­i investimen­ti in Borsa potrebbero quindi aver causato un leggero aumento del prezzo del greggio». Questa tendenza potrebbe però presto, se non invertirsi, almeno stabilizza­rsi «siccome adesso la situazione tra i due Paesi si è più o meno stabilizza­ta».

Olio da riscaldame­nto, 3 cts in più

Quel che è certo è che dal prossimo 1o gennaio il prezzo della nafta aumenterà: nel 2016 la Svizzera non ha raggiunto l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 da combustibi­li fossili stabilito nella relativa ordinanza. La tassa passerà quindi da 84 a 96 franchi per tonnellata (cfr. ‘laRegione’ del 12 luglio). Carlo Righetti conferma: il prezzo dell’olio da riscaldame­nto aumenterà di «tre centesimi al litro». Questo verosimilm­ente innescherà una corsa alla nafta entro la fine dell’anno: in Ticino «a dicembre avremo molto probabilme­nte un riempiment­o dei serbatoi pari all’80%, quando di solito, a livello svizzero, si raggiunge in media una quota del 55 per cento».

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TI-PRESS La previsione: serbatoi pieni all’80% in dicembre

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