Aveva proprio detto così
Washington – Avevate capito male: a Charlottesville ci sono responsabilità da entrambe le parti. Altro che marcia indietro, Donald Trump è tornato sulle violenze nel corteo dell’ultradestra in Virginia, ma non solo per assegnare pari responsabilità ai neonazisti e ai loro oppositori, ma anche per inventarsi una “alt-left”, speculare a quella “altright” a cui tanto deve. E per chiarire come intende trattare chi lo critica, ha anche annunciato di avere disciolto due forum economici presso la Casa Bianca composti da diversi Ceo, dopo le critiche in seguito ai commenti sui fatti di Charlottesville. “Invece di fare pressione sulle persone del Manufacturing Council e Strategy & Policy Forum, li sciolgo entrambi. Grazie a tutti!”, ha scritto Trump su Twitter. Ormai anche i suoi non sanno più come prenderlo. Le parole del presidente – pronunciate durante una conferenza stampa improvvisata – hanno portato definitivamente in luce profonde spaccature tra i repubblicani, dando il via ad una sequela di dichiarazioni contrarie, di nomi importanti che uno ad uno hanno cominciato a smarcarsi. Per il senatore della Florida Marco Rubio, le ultime affermazioni di Trump costituiscono una vittoria per i gruppi suprematisti. “I gruppi suprematisti bianchi vedranno il fatto di avere solo la metà della colpa come una vittoria – ha twittato – e non possiamo permettere che questo vecchio male resusciti”. E poi lo speaker della Camera Paul Ryan, e poi i due ex presidenti Bush. Fino alla ‘corporate America’, che si è messa i panni di bussola morale per la nazione, con la sua vigorosa protesta contro la mancata chiara condanna da parte del presidente Trump verso i suprematisti bianchi. Ma non sono stati tutti loro a sceglierlo?