Corzoneso recupera l’antico mulino, il lavatoio e realizza sentieri didattici
Prende il via oggi la ricostruzione del mulino di Corzoneso: situato a 50 metri dall’abitato, risale a inizio ’800, fu dismesso nel 1910, appartiene al locale Patriziato e avrà un futuro dimostrativo. Gli interventi – circa 400mila franchi – prevedono la ricostruzione di stabile e meccanismo interno per il funzionamento con due macine mosse sia ad acqua sia con motore elettrico qualora il prelievo tramite canale d’adduzione, pure da ripristinare, non garantisse il deflusso minimo del vicino riale. Voluto e promosso dall’Associazione ‘Ul Murín da Curzönas’ – nata nel gennaio 2015 e presieduta da Paolo Donetta – il recupero comprenderà anche il rifacimento del lavatoio comunale. Pure iniziato il ripristino dei sentieri che parlano di storia locale: un sentiero didattico riguarda appunto l’acqua come fonte principale di vita quotidiana, la microcentrale elettrica comunale e altri aspetti e cenni storici narranti la vita contadina di un tempo, tra fatiche di vissuti quotidiani. I progetti sono stati curati dall’architetto Thomas Meyer per il mulino e dall’ingegnere Fabrizio Conceprio per il sentiero tematico e sono sostenuti dai tre Comuni bleniesi, dall’Ente regionale sviluppo, dal Comune di Uetikon (Zh) tramite l’Associazione Comuni Valle di Blenio (Ascoble), e da tutti i soci e simpatizzanti dell’associazione. Prezioso il contributo dato dal Centro professionale della Società impresari costruttori (da martedì prossimo, per sei settimane, apprendisti sistemeranno le pareti perimetrali) e dall’Agie di Losone i cui apprendisti installeranno il motore elettrico.