Riva restaura le scuole
Depositata la domanda di costruzione che prelude al cantiere. Per ora interesserà le Elementari Ridimensionato il progetto originario, si prevede un costo globale di 6 milioni e mezzo. I lavori alla Materna e alla palestra seguiranno in futuro.
Fatti due calcoli, a Riva San Vitale il Municipio ha deciso di passare all’azione. Ma facendo il proverbiale passo secondo la gamba. Alfine, quindi, si metterà mano al complesso scolastico. Rivedendo, però, le aspettative. In prima battuta l’intervento di restauro (di carattere conservativo) interesserà, dunque, il solo edificio delle scuole elementari. Rinviando a un futuro, ad oggi non si sa quanto prossimo, la ristrutturazione della scuola dell’infanzia e della palestra, in ogni caso considerata meno urgente. Sia chiaro, non si tratta di un investimento di poco conto: risanare e restaurare lo stabile, peraltro iscritto nei beni culturali da proteggere, comporterà un investimento globale di circa 6 milioni e mezzo. Uno sforzo finanziario che sarà corroborato da sussidi cantonali e federali. A dimostrare che l’esecutivo fa sul serio, da ieri (e fino al 30 agosto) all’Ufficio tecnico comunale è in pubblicazione la domanda di costruzione firmata dalla stessa autorità locale. Una richiesta che traduce i lavori di sistemazione del fabbricato delle Elementari. Era stato il sindaco Fausto Medici, il giugno scorso, ad annunciare in occasione di un incontro con i media novità in vista e prefigurare l’avvio del cantiere per il gennaio del 2020 (cfr. ‘laRegione’ del 27 giugno). Certo da qui all’inizio dei lavori il cammino prevede ancora diverse tappe, tra cui l’approdo del dossier (con annesso credito di esecuzione) in Consiglio comunale. Sta di fatto che il ghiaccio è rotto. In effetti, sono trascorsi ormai tre anni dal messaggio che accantonava 400mila franchi per la progettazione definitiva della sistemazione generale del centro scolastico. Da allora, come detto, i piani hanno dovuto essere ridimensionati. Per il momento, come testimonia la richiesta della licenza edilizia, ci si concentrerà sul blocco delle scuole elementari, per un volume totale di oltre 11mila metri cubi. Si metterà così mano a una costruzione varata nel 1963-1964 con le prime sei aule e completata poi, in altre due fasi, nel 1973.
Attesi sussidi cantonali e federali
In questa operazione, comunque, il Comune sulle rive del Ceresio non sarà solo. Si prospettano, infatti, contributi tanto da parte del Cantone che della Confederazione per un milione e mezzo in tutto. Ciò permetterà al Municipio di mantenersi dentro i limiti di un budget di 5 milioni di franchi. In realtà, nel 2014 le spese previste apparivano più contenute e annunciavano i costi attuali per l’intero risanamento, valutando la
sistemazione delle Elementari sui 4,3 milioni. Oggi, cambiati i parametri finanziari, si è modificata anche la tempistica, in ritardo sulla tabella di marcia originaria. Ora, però, il traguardo appare più vicino. Focalizzata l’attenzione sulle scuole elementari, il programma include opere di risanamento, sostituzioni e migliorie rispettose del complesso disegnato degli architetti Aurelio Galfetti, Flora Ruchat e Ivo Trümpi e che costituisce uno dei più importanti esempi del Moderno in Ticino. Quanto alla solidità, è assicurata. Come indicato già a suo tempo (nel messaggio del 2014), la struttura dei vari fabbricati “non presenta alcun rischio statico”, in effetti “i problemi riscontrabili concernono unicamente gli aspetti di natura estetica del beton”. Estetica di cui ci si occuperà presto, spuntando un’altra voce sulla lista degli impegni comunali, ancora lunga.