Migranti a Como, chiesto il coprifuoco
Sembra farsi sempre più pesante a Como il clima per migranti e richiedenti asilo. Sono bastati alcuni episodi recenti, come una rissa a Monte Olimpino o l’aggressione verbale a tre ragazze, per parlare di ‘escalation criminale’ e arrivare così a proporre il coprifuoco. È quanto prevede, infatti, la mozione presentata in Consiglio comunale dal ‘Gruppo Rapinese Sindaco’. L’atto consiliare impegna infatti il sindaco a chiedere al prefetto di “anticipare alle ore 20 (fino alle 8 del mattino seguente) il rientro serale dei richiedenti asilo nelle strutture di accoglienza site nel comune di Como”. E questo “al fine di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza”. A conferma che il clima per i migranti è cambiato vi è da registrare anche l’attacco del vicesindaco Alessandra Locatelli (Lega Nord) a don Giusto Della Valle. Motivo: aver ospitato illegalmente nella parrocchia di Rebbio i migranti ‘riammessi’ dal Ticino. Più costruttivo l’intervento di Sergio De Santis, capogruppo della ‘Lista Insieme’, che ha appoggiato il neosindaco Landriscina: “Va chiesto con forza un riconoscimento di status di città di confine – si fa notare –. Status che imporrebbe un atteggiamento diverso da parte del governo: rinforzi di polizia, più mezzi, reintegro dell’organico della polizia locale, oggi deficitario, collaborazioni più strette con tutti gli attori preposti alla sicurezza, coinvolgendo sempre di più il Centro di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso, e le stesse autorità comunali di Chiasso, su alcuni temi caldi che riguardano il quartiere di Ponte Chiasso”. M.M.