Maledetta, ’sta partita
Nella ripetizione del match interrotto per la pioggia il Lugano domina, ma viene punito dagli episodi, tutti sfavorevoli
Lugano – Sicuramente qualche tifoso bianconero nell’apprendere che la sfida interrotta lo scorso 29 luglio sull’1-0 per il Lugano (e fino a quel momento dominata dai ragazzi di Tami) si sarebbe dovuta rigiocare interamente, avrà pensato: “Sicuro la perdiamo”. Ebbene, è andata proprio così. E come se non bastasse alla rabbia per un regolamento che aveva di fatto cancellato un ottimo primo tempo (suggellato dal gol di Mihajlovic) e strappato di mano a Sabbatini e compagni tre punti che sembravano molto vicini, si è aggiunta la beffa per come il San Gallo si è portato a casa una partita che per lunghi tratti, più che la ripetizione della sfida interrotta dall’acquazzone, è sembrata la fotocopia dello 0-0 scaturito con lo Zurigo una decina di giorni prima. Come con i tigurini infatti una squadra, quella di casa, è apparsa sin da subito più intraprendete e, seppur con qualche errore di troppo in fase di impostazione, ha cercato di fare la partita. L’altra si è invece limitata a difendersi con ordine. Ne è nato un primo tempo di certo non eccelso dal punto di vista tecnico, nel quale entrambe le squadre si sono comunque costruite qualche mezza occasione (in particolare un paio di tiri da fuori di Mariani e Kukuruzovic), con la più grossa che è però stata negata ai luganesi. Al 15’ infatti Mihajlovic (già, ancora a lui) si sarebbe guadagnato un calcio di rigore, ma l’assistente di Amhof ha fermato tutto per un fuorigioco perlomeno dubbio. Come poco chiara è l’azione che al 54’ ha visto Crnigoj cercare di servire un liberissimo Gerndt in mezzo all’area, con il pallone che ha però “incontrato” il braccio di Haggui, senza tuttavia suscitare alcuna reazione nel direttore di gara. E per chi ancora avesse dei dubbi su chi ha avuto la Dea Bendata dalla propria parte nel match di ieri (e in generale in questi primi 135’ tra ticinesi e sangallesi), aggiungiamo i due montanti colpiti da Mariani (48’) e Crnigoj (86’) in un secondo tempo dominato dal Lugano. Ah già, parlavamo di beffa, materializzatasi a poco meno di
cinque minuti dal 90’, quando un erroraccio di Piccinocchi (fino a quel momento forse il migliore dei suoi) ha permesso a Kukuruzovic di lanciare Ajeti a battere l’incolpevole Da Costa. Il sunto di tutto? Il Lugano ha giocato, lottato e si sarebbe meritato il successo, ma ’sta partita era davvero maledetta.
Bottani a un passo
Con l’avvicinarsi dell’inizio dell’avventura in Europa League dei bianconeri (il 25 agosto ci sarà il sorteggio della fase a gironi, che si aprirà con la prima
giornata del 14 settembre), a Cornaredo ci si attende ancora l’arrivo di qualche giocatore per puntellare la rosa. Per quel che riguarda l’ex capitano della Lazio Cristian Ledesma – il 34enne centrocampista si allena da circa una settimana a Lugano – una decisione dovrebbe venir presa nei prossimi giorni, quando il giocatore e i suoi rappresentanti si siederanno a un tavolo con il presidente Renzetti. Lo stesso numero uno luganese ha confermato che entro la fine della settimana potrebbe concretizzarsi il ritorno a Lugano da Wil del figliol prodigo Mattia Bottani.