Tassa sul sacco in città, moltiplicatore invariato? Verso Losanna il ricorso di Caslano e Vernate
Resta vago il Municipio di Lugano nelle due risposte ad altrettante interrogazioni. Non è sicuro che l’entrata in vigore della tassa sui rifiuti (non si sa ancora quando) si accompagnerà con una riduzione del moltiplicatore d’imposta. Stando alle stime, gli introiti supplementari dovrebbero attestarsi a poco meno di nove milioni di franchi, cifra che corrisponde a una quota fra il 2 e il 3 per cento dell’imposizione fiscale comunale. Intanto, è partito il ricorso di Caslano e Vernate, preannunciato in luglio, al Tribunale federale contro la tassa sul sacco. Come riferito dalla Rsi, i cittadini dei due paesi malcantonesi non pagano sulla base del numero di sacchi utilizzati, bensì in relazione al peso. Ma il Cantone nelle disposizioni diramate ai Comuni prevede una tariffa compresa fra 22 e 26 centesimi per sacco da 35 litri, mentre Caslano e Vernate vogliono mantenere la loro tra 40 e 45 e hanno chiesto un margine maggiore. Tornando a Lugano, l’esecutivo, citando la legge organica comunale, scrive che nel fissare il moltiplicatore occorre tenere conto dell’equilibrio finanziario e dell’ammontare del capitale proprio. Pertanto, la percentuale di prelievo delle imposte comunali non dipende da un unico fattore ma dalla situazione economico-finanziaria complessiva. D’altra parte il Municipio è disposto ad adottare misure che mitigheranno il nuovo contributo a favore delle categorie di cittadini meno agiate. Misure che però sono ancora tutte da valutare.