Kent Haruf e la storia felice di NN
Il testamento spirituale di Kent Haruf, ‘Le nostre anime di notte’, arriverà alla Mostra del Cinema di Venezia nel film prodotto e interpretato da Robert Redford con Jane Fonda. Il film è il coronamento postumo del successo dello scrittore americano, morto nel 2014, fatto scoprire in Italia dalla coraggiosa casa editrice NN che del libro, pubblicato nel febbraio 2017, ha venduto 800mila copie. «Poco prima di morire Haruf aveva consegnato al suo editore americano, Knopf, ‘Le nostre anime di notte’. Nel lungometraggio ci sarà anche, nella scena dedicata al bar, la seconda moglie di Haruf, Cathy», racconta Eugenia Dubini che a 48 anni, dopo una laurea in economia sull’editoria e aver lavorato fra l’altro al ‘Sole 24 Ore’, ha coronato il sogno di una vita, creare una casa editrice, la NN. Aprire un dialogo nuovo con i lettori, aiutarli ad orientarsi nella iper produzione italiana di titoli, suggerire, sulle copertine, a che tipo di persone è destinato un libro e, sul proprio sito, una colonna sonora per ogni titolo pubblicato, è l’innovativo percorso di NN che proprio grazie ad Haruf è stata vincente fin dal suo esordio, con i tre romanzi – ‘Canto della pianura’, ‘Crepuscolo’ e ‘Benedizione’ – riuniti poi nella ‘Trilogia di Holt’. «Il fenomeno Haruf è difficile da spiegare a posteriori. Credo – dice la Dubini – che ci sia un tempo di lettura per ogni libro e in quelli di Haruf c’è un nucleo di fiducia nel genere umano di cui c’era bisogno in questo momento. Di Haruf era stato pubblicato nel 1999 per Rizzoli, dopo la vittoria del National Book Award, ‘Canto della pianura’, uscito ormai dai diritti. La sua trilogia era perfetta per noi che strutturiamo il catalogo in serie, non in collane». Il metodo? «Lavoriamo molto sui social network, ci mettiamo in gioco rispetto ai lettori, li coinvolgiamo nella scelta delle copertine. Per un anno abbiamo fatto puntate su Facebook sulla nascita della casa editrice» spiega. Tra i segreti di NN – casa editrice senza nome nata nel marzo 2015, con 30 titoli in catalogo, una media di 15-16 uscite l’anno, che indagano la ricerca di identità nel contemporaneo – guardare alla rivoluzione, ormai non più tanto silenziosa, dei gruppi di lettura. «Lo stesso Haruf è stato eletto miglior autore dell’anno dai Gruppi di lettura italiani che sono formati per la maggior parte da donne, ma leggono di tutto, anche i classici e sono i protagonisti di una rivoluzione dal basso per la promozione del libro che sta funzionando». E, dopo i tanti corsi di scrittura che circolano, da ottobre 2017 la casa editrice milanese ne proporrà uno dedicato alla lettura, ‘Di lavoro, leggo’, che ha già registrato il tutto esaurito di iscrizioni: «Abbiamo intercettato una domanda e abbiamo avuto il doppio di richieste rispetto ai posti disponibili, una quarantina: hanno aderito blogger, librai indipendenti e tantissimi giovani che formano gruppi di lettura» spiega la Dubini. Tra i titoli in arrivo, il 31 agosto, i racconti di ‘Paradisi minori’ di Megan Mayhew Bergman e grande attesa a settembre per ‘Andanza - fine di un diario’ di Sarah Manguso, con illustrazioni di Marco Petrella, sulla memoria e il ricordo. ANSA/RED