laRegione

Ffs vitali per il Ticino

- Di Abbondio Adobati

Negli scorsi giorni Andreas Meyer, Ceo delle nostre ferrovie federali, è tornato in Ticino e ha detto cose importanti. Ha confermato la continuità delle Officine Ffs di Bellinzona, con la prospettiv­a di trasferime­nto ma sempre nella regione, assicurand­o la volontà di dotarle di impianti in linea con le più aggiornate tecniche ferroviari­e. Parlando del vasto sedime Ffs di Chiasso, ha dato piena conferma circa la loro riqualific­azione e rivalorizz­azione, fornendo garanzie a proposito dell’insediamen­to nelle nuove strutture della Scuola di Moda. Insomma buone notizie di cui naturalmen­te il Cantone dovrà costanteme­nte seguire lo sviluppo. Se il Ticino è quello che è, tanto lo deve al fatto d’essere percorso da cima a fondo, con diramazion­i varie, da una delle più importanti linee ferroviari­e d’Europa. Ciò ha creato posti di lavoro e d’apprendist­ato, facilità di contatti, visioni prospettic­he. Sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso, lavoravano alla stazione internazio­nale di Chiasso milletrece­nto persone. L’indotto procurato dalle Ffs alla nostra economia è sempre stato notevole. Andreas Meyer ha affermato che, visti gli eccellenti risultati di questi primi mesi d’esercizio della galleria di base del Gottardo, le Ffs, in sintonia con Germania e Italia, intendono potenziarn­e le opportunit­à d’uso, sia per il traffico viaggiator­i che per quello delle merci. C’è stato un momento cruciale nel rapporto tra Ticino e le Ffs. Fu quando una decina d’anni or sono, si paventò il possibile drastico ridimensio­namento delle Officine di Bellinzona. “Salviamo le nostre Officine”, “Giù le mani dalle nostre Officine”. La popolazion­e, le Autorità, i partiti risposero con slancio al grido d’allarme dei quasi 500 dipendenti, sostenuti dai sindacati. Cittadini e cittadine dell’intero cantone, partecipar­ono ad assemblee, a dibattiti, a manifestaz­ioni. Gianni Frizzo, dipendente delle Officine, è stato con altri suoi colleghi il promotore di un movimento vincente che ancora oggi prosegue come Associazio­ne. Le Ffs e la Confederaz­ione hanno recepito cosa stava e sta chiedendo loro il Ticino. Il Ticino dimostra d’essere pronto, anche con i suoi istituti di formazione, a dare il meglio affinché le Ferrovie federali svizzere continuino ad essere portatrici di sviluppo per noi e per gli altri. La volontà, la fiducia, l’impegno pagano sempre.

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