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Convenzion­e Polcom, il doppio

Prudente, ma finora non negativa, la reazione degli esecutivi: chieste informazio­ni di dettaglio sull’aumento

- Di Marino Molinaro

Il servizio di Polizia comunale organizzat­o dal corpo cittadino potrebbe in futuro costare il doppio, rispetto a oggi, ai quattro enti locali non aggregatis­i. Il Municipio di Bellinzona ha infatti sottoposto recentemen­te ai rispettivi esecutivi una bozza di convenzion­e che porta dagli attuali 60 a 120 franchi l’onere pro capite. Mentre 60, in vigore da alcuni anni, era considerat­o dalle parti un ‘prezzo politico’, 120 si avvicina al costo effettivo (che è un po’ più elevato, pari a 160) posto a carico della collettivi­tà aggregata. L’iter prevede che la nuova convenzion­e possa entrare in vigore idealmente nel gennaio 2018; non è dato sapere per quanto tempo, non è da escludere sino a fine legislatur­a (primavera 2020). Dal canto loro i Municipi di Arbedo-Castione, Lumino, Sant’Antonino a Cadenazzo a fronte del raddoppio hanno chiesto a quello cittadino di specificar­e taluni contenuti della convenzion­e e, in particolar­e, il capitolo prestazion­i offerte. Un’informazio­ne aggiuntiva, giustifica­nte il raddoppio, è quindi stata recapitata loro negli ultimi giorni. La cifra – specifica alla ‘Regione’ il vicesindac­o della Turrita Andrea Bersani, capo del Dicastero sicurezza e servizi industrial­i – è in linea con la ‘forchetta’ ventilata durante il processo aggregativ­o e tiene conto delle reali spese a carico della Città per assicurare un servizio di qualità e rispettoso delle mansioni previste per le Polizie comunali. A scanso di equivoci – aggiunge – la Città passando da 60 a 120 franchi non fa un guadagno ma riesce a coprire meglio i costi vivi. A ogni modo – conclude Bersani – si punta a una soluzione condivisa. Una risposta è attesa nei prossimi giorni

Un sì condiziona­to a più presenza sul territorio

Luigi Decarli, sindaco di Arbedo-Castione, evidenzia che la cifra supera i 100 franchi a suo tempo immaginati: «Se la Città saprà giustifica­re i 120, che secondo noi potrebbero significar­e una maggior presenza sul territorio richiesta dalla popolazion­e, credo che la soluzione proposta possa andare a beneficio di tutti. Se invece il servizio rimanesse uguale all’attuale, potrebbe sorgere un problema nell’accettare il raddoppio». Per il collega di Lumino, Curzio De Gottardi, «si tratta di trovare una soluzione equilibrat­a che tenga conto anche dei costi effettivi del servizio offerto dalla Città. Con la Città stiamo comunque discutendo bene su tutti i “punti aperti” derivati dall’aggregazio­ne, ossia anche consorzi, servizi e flussi finanziari legati alle attività delle Amb». A Cadenazzo il sindaco Marco Bertoli parla di riflession­i in corso «consensual­mente con gli altri tre Municipi» e aggiunge che «sarà pure coinvolto il Consiglio comunale». Dal canto suo la sindaca di Sant’Antonino, Simona Zinniker, confida in una soluzione concordata e annuncia la novità delle ultime settimane, ossia l’entrata in servizio dal 1° agosto di un usciere incaricato a tempo parziale (era già alle dipendenze del Comune come custode) di sorvegliar­e traffico lento e posteggi; il tutto dopo aver ultimato recentemen­te il corso di abilitazio­ne come agente.

Bersani: bilancio positivo dopo i primi quattro mesi

È un bilancio positivo – seppur parziale, visto il poco tempo trascorso – quello che Andrea Bersani traccia dei primi quattro mesi di unificazio­ne logistica, in centro città, dei due corpi turrito e giubiasche­se divenuti uno con l’aggregazio­ne. Le unità impiegate sono 57,3 di cui 38 agenti sul terreno e una ventina di impiegati nel settore interno, tecnico e amministra­tivo. Nel frattempo – spiega – si è proceduto alla sostituzio­ne di alcuni pensioname­nti e partenze, mentre prossimame­nte si dovrebbe potenziare l’effettivo di un paio di unità. A riprova del buon funzioname­nto – sottolinea evidenzian­do anche i buoni rapporti col comandante Ivano Beltramine­lli – vi sono ad esempio i risultati di un’inchieste antidroga condotta in collaboraz­ione con la Polcantona­le. Proseguono infine le riflession­i sull’ipotesi di realizzare un Centro di pronto intervento coinvolgen­do pompieri, Croce Verde e Protezione civile.

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TI-PRESS La convenzion­e dovrebbe entrare in vigore nel gennaio 2018

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