Il gaucho della provvidenza
Con cinque reti in tre partite Gaston Magnetti sta trascinando il Bellinzona. In attesa del derby di sabato.
Con cinque reti in tre partite, Gaston Magnetti guida con ampio margine la classifica dei marcatori del Gruppo 3 di Prima Lega. Ma, cosa ben più importante, le cinque palle finite in fondo al sacco permettono al Bellinzona di flirtare con le posizioni di vertice nella settimana che introduce al derby con il Mendrisio. L’argentino di Mariano Acosta (città situata nella parte occidentale della Grande Buenos Aires) sabato ha risolto la sfida con il Kosova grazie a una doppietta nei minuti finali (88’ e 89’)... «Devo ammettere che non mi era mai capitato. Loro hanno perso la testa per un paio di minuti e noi ne abbiamo approfittato. D’altra parte, una sfida come quella di sabato la potevamo vincere solo così: durante i 90’ abbiamo avuto diverse occasioni, ma non le abbiamo sfruttate, poi due palle buone una dietro l’altra ci hanno permesso di girare la sfida. E nei minuti di recupero non è mancata la sofferenza per mantenere quel vantaggio tanto difficilmente raggiunto. Ma il Bellinzona è anche questo: se non soffri non c’è gusto...». Sette punti in tre partite rappresentano comunque un buon bottino in questo avvio di stagione... «Assolutamente. Dobbiamo però migliorare sul piano del gioco, perché per il momento non stiamo proponendo ciò che vorremmo. D’altro canto, le vittorie lasciano in eredità fiducia ed entusiasmo, proprio come le sconfitte rischiano di aprire un circolo vizioso. Per il momento, dunque, ben vengano i punti, a breve arriverà pure il gioco». Si tratta di acquisire i dettami di Luigi Tirapelle, da quest’anno sulla panchina granata... «Lui ha imposto dei cambiamenti, il più evidente dei quali è rappresentato dal modulo, visto che adesso in difesa giochiamo a tre. Il mister, proprio come Patelli prima di lui, vuole una manovra che si sviluppi palla al piede, ma le sue idee sono un po’ diverse rispetto a quelle del suo predecessore. Ed è senza dubbio un bene, perché aiuta tutto l’ambiente a trovare nuovi stimoli dopo l’amaro epilogo della scorsa stagione». Una stagione chiusa con una sconfitta nelle finali contro lo Stade Losanna, dalla quale non è stato evidente riprendersi... «Sarei ipocrita se dicessi che quella è stata una partita come tante altre. Con quella sconfitta abbiamo buttato alle ortiche un anno intero di lavoro, vanificando gli sforzi di una società che vuole ritrovare una categoria più consona a quella che è la sua storia. Dopo un campionato disputato su ottimi livelli abbiamo
avuto la sfortuna di incontrare quella che considero la più forte compagine affrontata in questa categoria. Non è stato facile metabolizzare quella delusione, ma dopo qualche settimana di allenamento, pure grazie all’arrivo di Tirapelle, è stato possibile ripartire su nuove basi. Il primo obiettivo è rappresentato dalle finali, poi speriamo che l’urna ci sia più propizia». Sabato alle 18.30 al Comunale arriverà
il Mendrisio... «Un derby che cade come il cacio sui maccheroni. Dopo la difficile e sofferta vittoria contro il Kosova, possiamo permetterci di preparare la prossima partita con tranquillità, consci però che il Mendrisio è un avversario diretto nella lotta per un posto nelle finali di promozione. Contro una compagine dall’organico di qualità, sarà la partita più difficile di questo inizio stagione. Anche loro sono partiti con il piede giusto e sono sicuro che lo spettacolo non mancherà. A decidere le fortune dell’una o dell’altra squadra saranno verosimilmente gli episodi, per cui nel corso della settimana dovremo concentrarci sui dettagli (ad esempio palle ferme e marcature), con attenzione raddoppiata rispetto al solito. Contro il Mendrisio non vi sarà margine d’errore...».