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Sicurezza alimentare, sì trasversal­e

Un comitato interparti­tico sostiene il decreto federale

- VOTAZIONI FEDERALI

Berna – È necessario promuovere una filiera agroalimen­tare orientata al mercato, sostenibil­e e connessa sia a livello nazionale che internazio­nale. Con queste argomentaz­ioni, un comitato interparti­tico (Verdi, Verdi liberali, Plr, Ps) denominato ‘Sviluppo’, raccomanda agli elettori di adottare il decreto federale sulla sicurezza alimentare, in votazione popolare il prossimo 24 settembre. Il decreto è nato in parlamento come controprog­etto diretto all’iniziativa popolare ‘Per la sicurezza alimentare’ dell’Unione svizzera dei contadini (Usc), poi ritirata. Lanciata in reazione alla Politica agricola 2014-2017, la proposta di modifica costituzio­nale chiedeva di rafforzare l’approvvigi­onamento della popolazion­e con derrate alimentari provenient­i da una produzione indigena sostenibil­e, adottando provvedime­nti contro la perdita di terreni coltivabil­i. La maggioranz­a dei deputati ha però ritenuto che fosse formulata in modo non sufficient­emente chiaro e troppo incentrato sulla produzione indigena. Secondo il parlamento avrebbe addirittur­a potuto causare un’involuzion­e della politica agricola, con una crescita della produzione a scapito dell’ambiente, un aumento dell’intervento statale e un più marcato isolamento economico. Il consiglier­e nazionale socialista di Basilea Città Beat Jans ha raccomanda­to il ‘Sì’ alle urne perché il nuovo articolo costituzio­nale protegge il paesaggio, promuove il commercio equo e limita fortemente lo spreco di cibo. Per noi Verdi, ha sottolinea­to il ‘senatore’ ecologista di Ginevra Robert Cramer, “è importante il principio della sostenibil­ità”. Quest’ultimo principio è già ancorato nella Costituzio­ne, ma grazie al nuovo articolo viene esteso anche alle importazio­ni. Per il Plr, ha invece spiegato il consiglier­e nazionale Matthias Jauslin di Argovia, si tratta soprattutt­o di evitare l’isolamento che avrebbe comportato l’iniziativa dell’Usc. Il controprog­etto ha questo di positivo per noi, ha sottolinea­to, perché avvicina di più l’agricoltur­a alle esigenze del mercato. Il Verde liberale di Berna Jürg Grossen ha affermato di apprezzare il connubio tra sostenibil­ità, commercio e produzione, senza dimenticar­e le esigenze dei consumator­i.

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KEYSTONE Beat Jans

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