Ischia, polemiche dopo i soccorsi
Borrelli (protezione civile): materiali scadenti. Salvati i tre fratellini rimasti intrappolati.
Un boato si leva dalla terra: tutto trema, poi il blackout, le urla, i crolli. Sono le 20.57 di lunedì 21 agosto quando una scossa di grado 4.0 della scala Richter, con epicentro nel mare al largo di Ischia, spezza due vite, abbatte diverse case e imprigiona sotto le macerie una intera famiglia. Spaventa gli isolani, semina il panico tra i turisti. La zona più colpita è nella parte alta di Casamicciola. Crolla la parte superiore della chiesa di Santa Madonna Addolorata, chiamata chiesa del Purgatorio dagli isolani, ed oscilla il campanile. Perde la vita travolta dalle macerie una donna di 59 anni, che era in auto col marito. Pochi metri più in là, in via Serrato, si sbriciola una palazzina di cinque piani, sotto restano imprigionate sette persone, tra cui tre fratelli: Ciro di 11 anni, Mattias di 8 anni e Pasquale di 7 mesi. Intorno alle 23 sulle vie dell’isola si riversano decine di turisti determinati a partire con il primo traghetto disponibile. Numerosi alberghi attrezzano materassi e coperte per la notte all’aperto dei loro ospiti, gli ischitani che hanno la casa lesionata dormono in auto o attendono l’alba seduti in strada. Intanto dalla palazzina di via Serrato vengono estratte vive due persone, una è Alessia Lucido Balestrieri, la madre dei bimbi intrappolati, incinta della loro sorellina. Dei suoi figli si sentono le voci: Ciro ha protetto Mattias in un abbraccio sotto il loro letto e guida i soccorritori, Pasquale piange. Ma le operazioni sono difficoltose. Sono le 2.30 quando viene estratto il papà di Pasquale, con ferite non gravi. Alle 4 il neonato viene portato in salvo. Ma intanto viene individuato il corpo senza vita di una donna di 65 anni, di Brescia. Sono le 7.30 quando i soccorritori raggiungono i bimbi e gli porgono dell’acqua: solo intorno alle 11, a 14 ore dal crollo, trarranno in salvo Mattias. Alle 13, dopo 16 ore, viene estratto Ciro. Vengono stimati 2’600 abitanti nelle aree più colpite ma in serata gli sfollati accolti negli alberghi sono circa 200. Alle 16.30 il bilancio è di 42 feriti, uno è grave. Ed esplode la polemica: no all’equazione tra abusivismo e crolli, dicono i sindaci. Se una scossa lieve ha prodotto tanti danni, denuncia Angelo Borrelli, capo della protezione civile, è perché le case sono state costruite con «materiali scadenti».