Dandrio, rumori molesti
Generatore ‘acceso fino a mezzanotte’ getta nella disperazione i proprietari di rustici Le spiegazioni del sindaco di Serravalle: ‘Situazione definitivamente risolta il prossimo anno con la ristrutturazione di uno stabile’. Ma la controparte replica: ‘Or
La pace della natura, la tranquillità dei monti: rotta da un rombo, che non cessa, nemmeno nella notte inoltrata. Succede – da un anno a questa parte, dalla Pasqua 2017 con maggior regolarità – a Dandrio, in Valle Malvaglia. In questa ‘Villa’, come venivano chiamati qui i cinque nuclei abitati tutto l’anno, i proprietari di rustici lamentano il ricorso «esagerato» al generatore elettrico da parte dei gerenti del locale Ristoro alpino: «Quasi quotidianamente, dalla mattina alle 8, fino verso la mezzanotte», ci dicono. Mesi fa qualcuno, spazientito, si era rivolto al Municipio di Serravalle che è proprietario dello stabile, il quale fino agli anni Cinquanta ospitava la scuola e che è stato ristrutturato interamente nel 2011 (e quindi dato in gerenza a terzi). Esasperati dal motore a scoppio del generatore – piazzato esternamente – invero a solo una decina di metri dai cascinali. Raccomandata su raccomandata, il Comune ha invitato dapprima alla “tolleranza e comprensione”, poi si è incaricato di eseguire delle verifiche «che non hanno tuttavia portato ad alcun miglioramento», denuncia un proprietario di un rustico di questo nucleo, a 1’200 metri di quota. Ci spiegano che il Municipio aveva invero prospettato, pure con spese considere-
voli, il potenziamento dell’impianto fotovoltaico del ristoro. Tra le diverse migliorie era stato altresì previsto un apposito locale per il generatore (in modo da ridurre i disagi): «Sì, abbiamo ricevuto diverse promesse, tuttavia le emissioni sono rimaste tali». Rimproveri che abbiamo girato direttamente al sindaco di Serravalle Luca Bianchetti, il
quale ci risponde dopo aver chiarito la questione con i servizi comunali competenti. Bianchetti non nega l’esistenza del problema, spiega che l’Ufficio tecnico ha richiamato i gerenti, che «non hanno seguito le direttive date» per «ottimizzare» l’uso del generatore. Già, i disagi non sono diminuiti. «Scompariranno dal prossimo anno», rassicura il
sindaco annunciando la ristrutturazione di un vicino cascinale che – indica – silenzierà l’apparecchio. Parole che non convincono la controparte: «Non siamo più disposti a convivere con il generatore esterno acceso in settimana e nel weekend. Se le capanne alpine facessero lo stesso, che ne sarebbe della pace della montagna?».