Tra inganno e seduzione
Il dissoluto punito, grande seduttore ma anche grande ingannatore: dalla filosofia alla musica, una figura enigmatica ed emblematica
Con oltre quattromila riscritture, Don Giovanni non è soltanto una figura complessa e sfuggente, ma è anche un personaggio archetipico, una sorta di moderno mito fondativo della nostra società se non dell’umanità intera. Insomma, un classico nel significato con cui Piazzaparola da sette edizioni interpreta questo termine: qualcosa che, a secoli di distanza, ancora ci parla, ci definisce e soprattutto ci interroga. Dopo Don Chisciotte, tema della passata edizione, e prima di dedicarsi a Madame Bovary e a Faust, personaggi scelti per i prossimi anni, Piazzaparola percorrerà per sei giorni – da mercoledì 6 a venerdì 8 settembre, più i tre “giovedì al Foce” del 14, 21 e 28 settembre – quindi i sentieri della letteratura, della musica e della filosofia per cercare di capire chi sia Don Giovanni, nonostante egli stesso – all’inizio dell’omonima opera di Mozart/Da Ponte – risponda alla sedotta Anna “indarno gridi, chi son io tu non saprai!”. E chi è, quindi, Don Giovanni? Il dissoluto punito, che accetta il castigo divino piuttosto che dirsi pentito, ma soprattutto è il grande seduttore, o meglio il grande ingannatore, perché l’ambivalenza tra seduzione e inganno sembra essere la guida scelta da Piazzaparola per dipanare la matassa di questo ingarbugliato personaggio, complice anche un (per certi versi fortunato) errore del grafico con il titolo dell’edizione che da ‘Il codice della seduzione’ è diventato, sui volantini, ‘Il codice dell’inganno’. Non è quindi un caso – ha raccontato ieri in conferenza stampa Yvonne Pesenti Salazar, coordinatrice del rinnovato comitato organizzativo – se la dimensione affettiva e sentimentale, nel programma, non sarà affidata a Don Giovanni, ma alle donne che il disonesto amante ha incontrato, che si sono innamorate di lui o che hanno cercato di redimere il peccatore.
Sulle tracce del seduttore
Come detto, Don Giovanni non è semplicemente una figura letteraria tra le tante, ma un mito moderno da affron-
tare non solo con gli strumenti della letteratura, ma anche con quelli della filosofia; non a caso, quindi, il primo incontro di Piazzaparola 2017 avrà come ospite un filosofo: Umberto Curi che, mercoledì 6 settembre nella Hall del Lac, parlerà dell’importanza culturale del mito di Don Giovanni, preceduto dal musicologo Stefano Castelvecchi che analizzerà la figura di Don Giovanni tra musica e letteratura (con tanto di brani del già citato ‘Don Giovanni’ di Mozart/Da Ponte proposti dagli allievi del Conservatorio della Svizzera italiana). Delle innumerevoli riscritture letterarie
e metamorfosi del personaggio di Don Giovanni si occuperà invece Gilberto Isella durante i due giorni successivi. Giovedì 7 settembre, nel patio del Municipio di Lugano, si entrerà nel regno dei sentimenti con la scrittrice Sveva Casati Modignani che discuterà con la giornalista Sabrina Faller di seduzione, della e nella scrittura. Il punto di vista delle vittime dell’inganno amoroso sarà poi portato avanti, venerdì 8 settembre, da Marta Morazzoni con il suo intervento “Elvira e l’illusione del dissoluto redento”. Infine, il 21 settembre durante il secondo giovedì al Foce, la musicologa Lidia Bramani e la giornalista di ‘Repubblica’ Leonetta Bentivoglio parleranno di amore e sesso in Mozart, tema cui hanno dedicato il saggio ‘E Susanna non vien’. A questa edizione di Piazzaparola, parteciperanno inoltre, tra gli altri, Arno Camenisch, che presenterà il suo nuovo libro ‘La cura’ il 14 settembre, i poeti Andrea Bianchetti e Mia Lecomte e gli scrittori Philippe Ramy, Sandrine Fabbri e Giuliana Pelli Grandini, di cui verrà presentato l’ultimo cortometraggio. Chiuderà la settima edizione del festival, il 28 settembre, una serata interamente dedicata ad Anna Felder, in omaggio agli ottanta anni della scrittrice svizzera. Al programma luganese si aggiunge, come nelle passate edizioni, una giornata locarnese per le scuole con un programma rivolto agli allievi delle elementari, a cura di Silvia Demartini, Adolfo Tomasini e Giovanni Galfetti, realizzato in collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi. Lasciamoci sedurre dal programma. Info: www.piazzaparola.ch.