Canapa, norme fumose
Chiasso chiede l’intervento del Cantone e Lugano fa leva sulle leggi vigenti Nelle due città cinque le richieste respinte. Sulle rive del Ceresio vietato il consumo ‘light’ agli agenti
Niente sigarette alla canapa light nella giurisdizione della Città. Nessun negozio è stato autorizzato a venderle. Tutte le tre/quattro richieste formulate al Municipio di Lugano da rivenditori al dettaglio (edicole) sono state negate. Le decisioni risalgono alla metà del mese scorso e poggiano sulla legge cantonale che regola la coltivazione della canapa e la vendita al dettaglio dei suoi prodotti e sulla legge edilizia cantonale. Il Municipio si è insomma basato sulla legislazione vigente che vieta le attività di questo genere in contesti e luoghi ritenuti sensibili (scuole, istituti, parchi gioco, luoghi destinati ai giovani eccetera). A Lugano non è stata adottata un’ordinanza specifica, come invece è stato fatto a Chiasso (cfr. pag. 12). Il parere giuridico emerso dall’amministrazione ha ritenuto che non fosse necessaria. È sufficiente l’articolo 6 della legge cantonale sulla canapa. Anche perché su questo genere di richieste i Comuni sono chiamati a formulare preavvisi, mentre le decisioni definitive spettano alla Polizia amministrativa cantonale che, nei casi luganesi, li ha confermati tutti. «Ricordiamo però che in altri cantoni della Svizzera la vendita di tali prodotti non è limitata né vietata – osserva Michele Bertini direttore del Dicastero polizia di Lugano – e che tramite internet è possibile ordinarle e ricevere pacchetti di sigarette alla canapa direttamente al proprio domicilio».
Polizia, ci si adegua alla Cantonale
Quanto alla possibilità di consumo di sigarette alla canapa light da parte degli agenti di Polizia della città di Lugano, spiega Bertini, «per ragioni di opportunità e di immagine del corpo, abbiamo deciso proprio ieri mattina di adeguarci alla direttiva adottata a livello cantonale che vieta di fumarle». In altre parole, capodicastero e comandante condividono quanto emanato in seno alla Polizia cantonale. Ossia che il comportamento di ogni agente dev’essere irreprensibile sia in servizio sia nella vita privata. E questo nonostante il consumo di canapa con un Thc inferiore all’1% non sia punibile in base alla legge sugli stupefacenti. La direttiva cantonale richiama e ricorda inoltre che il fumo di sigarette alla canapa potrebbe lasciare delle tracce nell’organismo tali da determinare una condizione di inattitudine alla guida ai sensi delle legge sulla circolazione.