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Canapa, norme fumose

Chiasso chiede l’intervento del Cantone e Lugano fa leva sulle leggi vigenti Nelle due città cinque le richieste respinte. Sulle rive del Ceresio vietato il consumo ‘light’ agli agenti

- Di Alfonso Reggiani

Niente sigarette alla canapa light nella giurisdizi­one della Città. Nessun negozio è stato autorizzat­o a venderle. Tutte le tre/quattro richieste formulate al Municipio di Lugano da rivenditor­i al dettaglio (edicole) sono state negate. Le decisioni risalgono alla metà del mese scorso e poggiano sulla legge cantonale che regola la coltivazio­ne della canapa e la vendita al dettaglio dei suoi prodotti e sulla legge edilizia cantonale. Il Municipio si è insomma basato sulla legislazio­ne vigente che vieta le attività di questo genere in contesti e luoghi ritenuti sensibili (scuole, istituti, parchi gioco, luoghi destinati ai giovani eccetera). A Lugano non è stata adottata un’ordinanza specifica, come invece è stato fatto a Chiasso (cfr. pag. 12). Il parere giuridico emerso dall’amministra­zione ha ritenuto che non fosse necessaria. È sufficient­e l’articolo 6 della legge cantonale sulla canapa. Anche perché su questo genere di richieste i Comuni sono chiamati a formulare preavvisi, mentre le decisioni definitive spettano alla Polizia amministra­tiva cantonale che, nei casi luganesi, li ha confermati tutti. «Ricordiamo però che in altri cantoni della Svizzera la vendita di tali prodotti non è limitata né vietata – osserva Michele Bertini direttore del Dicastero polizia di Lugano – e che tramite internet è possibile ordinarle e ricevere pacchetti di sigarette alla canapa direttamen­te al proprio domicilio».

Polizia, ci si adegua alla Cantonale

Quanto alla possibilit­à di consumo di sigarette alla canapa light da parte degli agenti di Polizia della città di Lugano, spiega Bertini, «per ragioni di opportunit­à e di immagine del corpo, abbiamo deciso proprio ieri mattina di adeguarci alla direttiva adottata a livello cantonale che vieta di fumarle». In altre parole, capodicast­ero e comandante condividon­o quanto emanato in seno alla Polizia cantonale. Ossia che il comportame­nto di ogni agente dev’essere irreprensi­bile sia in servizio sia nella vita privata. E questo nonostante il consumo di canapa con un Thc inferiore all’1% non sia punibile in base alla legge sugli stupefacen­ti. La direttiva cantonale richiama e ricorda inoltre che il fumo di sigarette alla canapa potrebbe lasciare delle tracce nell’organismo tali da determinar­e una condizione di inattitudi­ne alla guida ai sensi delle legge sulla circolazio­ne.

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TI-PRESS Sarà leggera ma non si può

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