laRegione

Galusero: regole più severe sulla canapa

Il deputato liberale radicale chiede restrizion­i, a livello cantonale, anche per la ‘light’

-

Viene definita “light” perché ha un tenore tossicolog­ico (Thc) inferiore all’1 per cento. Dunque inconsiste­nte. È la canapa innocua, acquistabi­le in Svizzera, eccetto che in Canton Ticino. Diverse località, città e paesi, hanno deciso di bloccarne la vendita al dettaglio e sul tema a sud delle Alpi regna la confusione. “L’avvento della canapa ‘light’ sta suscitando negli amministra­tori comunali, sollecitat­i anche da vaste cerchie di cittadini, numerose perplessit­à circa l’attuazione delle disposizio­ni comunali” scrive Giorgio Galusero in una mozione presentata ieri dove il deputato liberale radicale chiede di “rendere più restrittiv­a” sia la vendita, sia la coltivazio­ne della canapa. Tutta, leggera e “forte”. E per farlo, aggiunge Galusero, “è indispensa­bile fissare delle regole precise per tutto il territorio cantonale” tramite la legge cantonale sulla coltivazio­ne e la vendita della sostanza in questione, varata nel 2002 e riferita al divieto in quanto stupefacen­te. Ma vale anche per la light? Per il granconsig­liere del Plr non c’è differenza di sorta. E a supporto della sua tesi cita le ordinanze comunali decise a Chiasso, Lugano e Locarno (previsto a breve un atto parlamenta­re anche a Bellinzona) che proibiscon­o, appunto, la vendita delle sigarette “speciali” ma innocue perché depotenzia­te dall’effetto tossicolog­ico. Comunque sia, il fermento in atto nei diversi centri ticinesi “è il chiaro segnale di una preoccupaz­ione sempre più marcata per questo tipo di commercio” scrive ancora Galusero nella mozione sopraccita­ta. E questo perché l’attuale legislazio­ne lascia spazio “a troppe interpreta­zioni” e non permette “una regolament­azione uniforme in tutto il territorio cantonale”. Serve dunque chiarezza, e su questo non ci piove. Sennonché il deputato liberale radicale invita il governo a rivedere la legge cantonale specifica per rendere, appunto, più “restrittiv­a” vendita e coltivazio­ne di tutta la canapa, light compresa, “in prossimità di luoghi sensibili e non solo a quelli destinati ai giovani”. La preoccupaz­ione, altre volte espressa da Galusero, è che la giovane utenza inizi con la “light” perché “di moda” per poi passare a quella stupefacen­te e poi a chissà cos’altro ancora.

 ?? TI-PRESS ?? Il granconsig­liere Plr
TI-PRESS Il granconsig­liere Plr

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland