Ticino-Malpensa, bus verso il capolinea
Le linee di autobus che collegano Bellinzona e Lugano all’aeroporto di Malpensa non possono essere mantenute per sempre. Il motivo? Fanno concorrenza alla ferrovia, nella quale Canton Ticino e Confederazione hanno investito ingenti mezzi. È quanto ha indicato ieri il Consiglio federale in risposta a un’interpellanza del deputato Lorenzo Quadri (Lega) sul non rinnovo, a fine 2017, delle concessioni per il trasporto su gomma. La decisione dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft) si basa sulle pertinenti prescrizioni di legge, scrive il governo, ricordando che il rilascio di un’autorizzazione può essere respinto “nel caso in cui il servizio in questione pregiudichi seriamente l’esistenza di un analogo servizio pubblico”. A partire dal cambio di orario 2017, “i treni della S50 viaggeranno ogni ora da Bellinzona all’aeroporto della Malpensa via Lugano-Mendrisio-Varese”, aggiunge l’esecutivo. La decisione di limitare i trasporti con autobus vale comunque solamente per le offerte parallele alla tratta ferroviaria, viene sottolineato. “In linea di principio non è escluso che le imprese di linee autobus possano offrire altri collegamenti”. Nonostante questa rassicurazione, non si può escludere che le ditte interessate possano decidere di inoltrare un ricorso contro questa decisione, anche perché la notizia non può non far pensare al rischio di perdere posti di lavoro, se non alla chiusura definitiva di alcune attività. Nella sua risposta, il Consiglio federale si dice infine “convinto che la nuova offerta su rotaia migliorerà in generale, e in particolar modo per i turisti, i collegamenti fra il Ticino e l’aeroporto della Malpensa”.