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Weltklasse, Kariem Hussein protagonis­ta nei 400 ostacoli

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Kariem Hussein, terzo di un magnifico 400 ostacoli, e il britannico Mo Farah, vittorioso nei 5’000 che hanno sancito il suo addio alla pista, hanno entusiasma­to i 25’000 spettatori del Letzigrund. Bene anche Lea Sprunger, terza nei 400 ostacoli, in una gara non inserita nella Diamond League ma comunque proposta dagli organizzat­ori del Weltklasse di Zurigo. Nello stadio che lo consacrò campione europeo nel 2014, Kariem Hussein ha eguagliato il limite personale (48’’45): è stato battuto solo dal migliore interprete stagionale, Kyron McMaster (48’’07), e dal fresco campione del mondo, il norvegese Norvégien Karsten Warholm (48’’22). Ha però preceduto il campione olimpico, l’americano Kerron Clement (quarto in 49’’20). «Con un pubblico così – ha commentato Hussein – tutto è possibile. Prenderò spunto da questo tempo per la prossima stagione».

Mo Farah, gran bel commiato

È riuscita l’uscita di scena di Mo Farah. Il britannico ha lottato per imporsi in 13’06’’05 davanti al terzetto etiope che intendeva rovinargli la festa d’addio. Stavolta Muktar Edris, colui che vincendo il titolo a Londra lo aveva privato del secondo oro dopo quello dei 10’000, si è dovuto

accontenta­re del terzo posto. Gli etiopi e l’americano Paul Chelimo (secondo) si sono gettati sulla linea del traguardo per impedire il successo di Farah, il quale ha però conservato tre centesimi di vantaggio. Emblematic­o il gesto dello specialist­a dell’alto, qatariota Mutaz Barshim, che si è inginocchi­ato a favore del britannico per rendergli omaggio, qualche minuto dopo il suo successo con 2m36. Nuova prova di carattere, nei 400 ostacoli, di Lea Sprunger, battuta dalla duplice campioness­a del mondo (2013 e 2015), la ceca Zuzana Hejnova (prima in 54’’13), e dalla danese Petersen, ma terza a pari merito con la zurighese Petra Fontanive (54’’66), che dava l’addio all’atletica. Negli 800, ventesima affermazio­ne filata per Caster Semenya (1’55’’84). Ottavo rango per Selina Büchel, la quale non è riuscita a tenere il ritmo delle migliori. Nel duello tra regine della velocità nei 200 l’ha spuntata Shaunae Miller-Uibo (Bahamas): la campioness­a olimpica dei 400 ha battuto le specialist­e del mezzo giro, tra le quali la giamaicana Elaine Thompson, due volte campioness­a mondiale (100 e 200). Sesto rango per Mujinga Kambundji in 22’’71, a tre decimi dal suo record svizzero.

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KEYSTONE Che lotta all’arrivo dei 5’000

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