Riforma scuola, scelte le sedi test
Cadenazzo, Coldrerio e Paradiso (infanzia ed elementari); Acquarossa, Biasca e Tesserete (medie)
Parlamento permettendo dal prossimo settembre la ‘Scuola che verrà’ sarà sperimentata in sei istituti per tre anni
Saranno gli allievi delle scuole comunali di Cadenazzo, Coldrerio e Paradiso e quelli delle scuole medie di Acquarossa, Biasca e Tesserete a “testare” il progetto di riforma della scuola dell’obbligo. Se il parlamento darà il suo avallo alla richiesta di credito da 5,3 milioni (il messaggio è stato licenziato dal Consiglio di Stato a inizio luglio) a settembre dell’anno prossimo queste sei sedi daranno concretezza alla ‘Scuola che verrà’, sperimentandone metodo e organizzazione per i tre anni seguenti. È vero: l’anno scolastico è iniziato ieri e stiamo già parlando del prossimo, ma il progetto di riforma in questione lascerà il segno nelle generazioni che verranno considerata la portata del cambiamento. Non da ultimo, seppure ‘La scuola che verrà’ sia ancora tutta sulla carta, ha già animato il dibattito pubblico e politico in sede di consultazione e consultazione-bis (al punto che, è bene ricordarlo, la sperimentazione era già stata rimandata di un anno su volontà del Gran Consiglio, che ha preteso un messaggio ‘ad hoc’ frenando sui tempi). Ebbene, il Dipartimento dell’educazione (Decs) nel frattempo ha individuato le sei sedi idonee, annunciandone i nominativi ieri durante il tradizionale incontro di inizio anno scolastico con la stampa. «Contrariamente a quanto si potrebbe credere, ci sono stati degli istituti che si sono fatti avanti spontaneamente dicendosi disponibili per la sperimentazione – spiega Emanuele Berger, capo della Divisione della scuola –. Questo a conferma del fatto che all’interno del mondo scolastico ci sono comunità molto interessate al progetto di riforma e che credono in quanto viene proposto». Tant’è che a farsi avanti sono state più di sei scuole... «Sì, erano un po’ di più. Ma alla scelta finale si è arrivati piuttosto naturalmente, poiché gli approfondimenti, soprattutto di tipo logistico, hanno portato alcune direzioni a rinunciare». Nessuno sgarbo, quindi. Le sei sedi – tutte di media grandezza, per un totale di circa duemila studenti coinvolti – sono piuttosto distribuite sul territorio cantonale, anche se per quanto concerne le scuole medie colpisce il “tandem” Biasca-Acquarossa... «Per noi è interessante – chiarisce Manuele Bertoli, direttore del Decs –. Potremo riflettere nei prossimi mesi a progetti in co-gestione e pensare a forme di collaborazione».
Orari confortevoli per i talenti
sportivi e artistici
Intanto ad essere realtà da ieri è la classe per giovani talenti sportivi e artistici alle scuole medie. Richiesta avanzata tramite iniziativa parlamentare da Lorenzo Jelmini (Ppd) e sostenuta da tutto il plenum a fine gennaio 2017. In quattro e quattr’otto il Dipartimento ha tradotto in pratica quanto auspicato, optando con l’accordo di tutte le parti per una sola classe sperimentale a Canobbio formata da 23 allievi. Due allieve provengono dall’ambito artistico, ventuno da quello sportivo. L’orario consente loro di terminare le lezioni tutti i giorni alle 15.10, così da avere più agio nel conciliare studio e allenamenti. Con altri 150 allievi sportivi di scuola media – fa sapere ancora il Decs – sono state sottoscritte delle convenzioni che permettono allenamenti e assenze concordate e stabilite con la Federazione per la pratica del loro sport; lo stesso avviene per le 5/6 allieve impegnate nella danza e nella musica.