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Argo 1: è fallimento

Dopo il decreto della Pretura di Bellinzona dello scorso 16 agosto,l’agenzia di sicurezza è in liquidazio­ne. Ha vigilato per tre anni sui centri asilanti e ricevuto dal Cantone tre milioni di franchi, senza aver partecipat­o a nessun concorso. Il suo ‘dire

- Di Paolo Ascierto

Dallo scorso febbraio il suo nome è sinonimo dello scandalo politico che ha investito il Dipartimen­to sanità e socialità (Dss) e il suo direttore Paolo Beltramine­lli. Un nome che nel frattempo è stato modificato sul Registro di commercio: l’Argo 1 Sa è diventata Argo 1 Sa in liquidazio­ne. “La società – si legge infatti sul Foglio ufficiale svizzero di commercio – è sciolta in seguito a fallimento pronunciat­o con decreto della Pretura del distretto di Bellinzona del 16 agosto”. Si conclude quindi così l’esistenza di un’agenzia di sicurezza che per anni ha vigilato sui centri asilanti, nella quale era impiegato l’indottrina­tore di jihadisti condannato di recente dal Tribunale penale federale di Bellinzona e il cui ex ‘direttore operativo’ si trova tuttora sotto inchiesta per usura, sequestro di persona e atti di violenza. Nei confronti di quest’ultimo una decisione del Ministero pubblico è attesa a breve. Un fallimento, quello pronunciat­o dalla Pretura di Bellinzona e che dovrebbe essere oramai cresciuto in giudicato, che non rappresent­a certo un fulmine a ciel sereno. Dopo lo scoppio dello scandalo, l’agenzia di sicurezza con sede a Cadenazzo si era già vista ‘depennare’ dalla lista di ditte autorizzat­e a operare in Ticino ai sensi della Lapis (Legge sulle attività private di investigaz­ione e di sorveglian­za). “L’Argo 1 – aveva dal canto suo dichiarato l’indottrina­tore ed ex agente di fronte ai giudici del Tpf – è stata chiusa”. Sul fronte politico intanto il caso tornerà oggi sui banchi della Commission­e della gestione del Gran Consiglio. Resta da capire, tra le altre cose, se si darà vita a una Commission­e parlamenta­re d’inchiesta per far luce su una vicenda che ha visto il Dss concedere oltre tre milioni di franchi alla Argo 1 sotto forma di mandati diretti. Senza rispettare le procedure.

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TI-PRESS In liquidazio­ne

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